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Vi drogate? Ditelo al ministro della salute...

Di (---.---.---.75) 14 maggio 2012 14:07

Sinceramente, se fosse possibile garantire l’anonimato dei maledetti questionari, e si potesse credere che poi i risultati verrebbero presi in considerazione all’atto di riformare le leggi in materia, l’iniziativa avrebbe un senso.

In fondo, l’idea di questi studi sarebbe cercare di ottenere dei dati reali su cui basare norme e regole. È un’idea di natura molto americana, destinata purtroppo a naufragare .

Da un lato, per la nostra natura italiana di uomini che sospettano dell’autorità... già lo stesore di quest’articolo dà ad intendere che solo un fesso si potrebbe fidare a dare risposte potenzialmente auto-incriminanti a tale questionario.

Quel "...rigorosamente anonimo (dicono loro)..." a cui, in cuor nostro, tutti annuiamo dice tantissimo sulla natura del rapporto tra gli italiani e le loro autorità.

Quello che per gli americani è limitato solo ad alcuni lunatici che pensano che il governo federale voglia togliergli le armi o riempirgli la testa di messaggi subliminali, per gli italiani è assolutamente la norma.

Quindi, si può dar per certo che il questionario conterrebbe una messe sostanziale di dati falsi.

Dall’altro lato, l’esperienza dimostra che la classe politica, quand’anche si prende la briga di finanziare questo tipo di studi, disconosce il risultato quando questo non coincide con la propria agenda politica.

Uno studio commissionato dalla prima amministrazione Bush sulla relazione tra pornografia
e crimini sessuali, il cui risultato si può riassumere in "da più porno, meno stupri" venne sepolto immediatamente sotto varie accuse di non validità scientifica, faziosità liberal e stronzate varie.

Lo stesso per un analogo studio sull’efficacia alla lotta "dura" alla droga (risultato: efficacia nulla) .

Possiamo quindi star certi che, se anche gli italiani non avessero il dubbio di ritrovarsi un carabiniere alla porta di casa nel caso rispondessero onestamente, i risultati sarebbero comunque igmnorati qualora non ofssero confacenti alle necessità ideologiche dei committenti dello studio.

Alla fine, sí.... soldi buttati.

Oerò, dovremmo incazzarci almeno tre volte perché NON DOVREMMO ESSERE PORTATI A CONSIDERARLI TALI.


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