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Report e l’indagine sull’aspartame e i dolcificanti

Di illupodeicieli (---.---.---.198) 2 maggio 2012 19:42

Il punto è che ci possono essere sostanze, come l’aspartame o altre, di cui non è necessario indicare la percentuale contenuta in un prodotto, in quanto è al di sotto di una certa soglia: non lo sappiamo e a fine giornata o in un certo lasso di tempo possiamo intossicarci. Report poi scopre l’acqua calda dato che su disinformazione o altri siti , la cosa si sapeva da anni. Non solo è proprio sul discorso delle percentuali che si scopre che un litro e mezzo di liquidi contiene zuccheri e altre cose,nocive, in quantità da far stare male. Dopo le "osservazioni/accuse" mancano le soluzioni: a parte evitare alcune bevande assai note, cosa rimane da bere o da mangiare che non sia stato contaminato o alla fonte o durante la lavorazione? Se si leggono certe etichette si vede che alcune sostanze sono scarti industriali, di altre lavorazioni: mi chiedo come sia possibile che una persona si autoavveleni. Perchè penso che anche gli avvelenatori dovranno nutrirsi o nutrire i propri familiari e amici (almeno come clienti).


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