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Per il Ministro Severino il web è un far west. No, non ci siamo proprio

Di Geri Steve (---.---.---.254) 30 aprile 2012 21:37

Trovo molto pericolose e liberticide le iniziative della ministro/a Severino: in generale, trovo sempre pericolosissimo anche il solo proporre che venga chiuso un sito semplicemente perchè qualcuno -che non è il gestore- ne fa un uso scorretto. E non si tratta soltanto di giustizia -e non sarebbe poco- nei riguardi di chi gestisce e usa correttamente il sito, si tratta anche e soprattutto di impedire che qualcuno possa far chiudere un sito facendone lui, volutamente, un uso scorretto.

Invece, non mi sembrano insensate le sue affermazioni riportate nell’articolo: se leggo bene, lei non dice che l’anonimato va proibito in quanto anonimato, mi sembra che dica che la "garanzia di anonimato" possa essere una istigazione a delinquere, e qui io sono d’accordo.

Se un "anonimo" commette reati ben definiti -cioè: non reati d’opinione- è bene che sia rintracciabile e perseguibile.

Questa è la mia opinione, ma credo che corrisponda allo stato di fatto sostanziale della maggioranza dei blog, alla legislazione attuale e -mi permetto- all’opinione dell’autore dell’articolo.

Se l’affermazione della Severino fosse che vanno perseguiti, fino anche alla chiusura, i siti-blog che non collaborano all’individuazione di chi commette reati, mi troverebbe pienamente d’accordo.

Purtroppo, credo di aver capito che i progetti di legge della Severino siano molto più pesanti e liberticidi di quanto lì affermato, e lì sta la parte che invece io non condivido.

Geri Steve


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