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Gian Antonio Stella: “C’è bisogno di un nuovo sessantotto”, ma senza violenze

Di (---.---.---.227) 16 aprile 2012 10:59

 Sono un vecchio 68ino,e credo che non si potra rivivere quell’esperienza. Avevamo una ideologia partitocratica,che veniva dalla miseria,dalla fame e il riscatto sociale,le migliori cndizioni di lavoro,le conquiste,ci avevano spinto al sessantotto. Oggi non esiste piu,tutto questo.Mi spiace doverlo dire,ma se non cominciamo a patire la fame,e la vecchia quardia non si rialza,non ce speranza per noi.Se questo mondo spera nei giovani che amano il circo mediatico,e destinato a morire.Sono per una rivoluzione,ma di tipo Giacobino.


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