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Amore per gli animali e odio per l’uomo: un’emergenza

Di (---.---.---.12) 24 dicembre 2014 15:27

Caro Giovanni Chianelli, il problema è che lei ha colpito nel segno, ha girato il coltello nella piaga e nel torbido che si cela dentro ognuno di noi. Cosa si può aspettare chi dice il vero senza troppi giri di parole? Chi dissimula le debolezze degli altri senza troppo riguardo? 


Attacchi feroci e insulti, che comunque non smentiscono nulla di ciò che lei ha detto, infatti tutti i suoi detrattori non le hanno minimamente risposto a tema ma, come si può vedere, hanno preso spunto da poche sue parole, poco riguardanti il tema centrale della trattazione, per sdegnarsi sgomenti delle sue ingiurie, e, nostro malgrado, con molti più segni di interpunzione del necessario....?!!???)(/%$

Ormai case, farmacie, supermercati, e attività di ogni genere somigliano più a stalle che ad abitazione per esseri umani.
Questo fenomeno credo sia permesso dalla plastica, quindi dalle confezioni sigillate ed igieniche, e dalla medicina moderna, che riesce a curare meglio di prima infezioni e malattie varie.

Credo che in qualsiasi posto del mondo dove manchino tali "tecnologie" ci sia ancora una netta distanza tra uomo e animale, per motivi squisitamente igienici, come non molto tempo fa era per noi.

Senza pretese di profezia: il progresso è un’illusione, un turboalternatore non è un albero, non cresce da solo e non è naturale...enormi sforzi ingegneristici e la pace di uomo e natura (intesa come assenza di bombardamenti, terremoti e distruzione in generale) lo fanno girare!

Come disse Leonardo Sciascia:<<quando finirà la cultura contadina finirà il mondo!>>.



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