Non mi voglio incasinare nella distinzione tra antisionismo e antisemitismo. E neanche nel merito della questione mediorientale (ipotesi di ritorno ai confini del ’67, ecc..). Dico però che un cittadino italiano dovrebbe essere tale, e tutelato in quanto tale (da vivo e da morto) dal governo del suo Paese, sia che appartenga all’esercito, sia che faccia parte di un’organizzazione non governativa che sostiene la causa palestinese. Personalmente, ho molte perplessità, molti dubbi, e so che può capitare che vi sia contiguità tra un certo attivismo e ambienti fondamentalisti. E’ vero: le parole a volte sono sono pietre. Ma anche i video registrati sulla Striscia di Gaza lo sono.