A me questa lettera di Tavolazzi provoca una profonda pena. Mi fa venire in mente le confessioni delle vittime dello stalinismo. Arrestati, torturati, minacciati di morte erano pronti a tutto pur di rimanere in qualche modo aggrappati al PARTITO. (Artur London, La confessione).
Tavolazzi seguace del santone, benché da questi scacciato, scomunicato,cerca comunque di restare dentro il MoVimento, perché incapace di ridefinirsi fuori da esso. Se il santone evesse avuto il potere politico non si sarebbe limitato all’espulsione.
E questi sarebbero il nuovo che deve riformare l’Italia ?!?!
Dio ci liberi da questi liberatori!!!