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Le 150 ragioni dei No Tav (che PD, Il Giornale, Libero e La Stampa ignorano)

Di Geri Steve (---.---.---.54) 28 febbraio 2012 14:28

mah... in questi articoli e commenti si discute su piani molto diversi fra loro: i modi di manifestare, i modi di far rispettare la legalità, i modi di scegliere le priorità del paese...

Mi sembra che questo articolo voglia riportare una certa razionalità, distinguendo fra TAV e TV TO-LIONE, distinguendo fra legittimità di certi provvedimenti e legittimità di resistenza e di manifestazione, distinguendo fra legalità ed abuso di potere.

Su questa stessa pagina di agoravox è presente un articolo simile

http://www.agoravox.it/No-Tav-manifestante-ferito-fuori.html#formulaire_forum

e ne è scaturito un pessimo dibattito, in cui gli interlocutori si contestano senza rispondersi.

Io ho postato questo commento, che riporto anche qui:

Io comincerei da una considerazione che sembrerebbe una piccineria terminologica, ma che io ritengo importante:

il movimento ha scelto di chiamarsi: NO TAV

avrebbe potuto chiamarsi invece: NO TAV TORINO LIONE, questo lo avrebbe caratterizzato come un movimento contro una certa opera, senza preclusioni verso altre.
Si sarebbe potuto anche chiamare: NO SPECULAZIONI SU TAV , intendendo che gli attuali progetti TAV succhiano incontrollatamente ingenti risorse pubbliche, paiono opachi nelle scelte e puzzano di tangenti.

In generale, io mi dichiaro un SI TAV : attualmente il trasporto su lunghe distanze di persone e merci avviene in aereoplano e su gomma con forte inquinamento (gli aerei inquinano tantissimo, ma non se ne parla mai) e inaccettabile traffico stradale. Penso anche che bisogna attrezzarsi per l’esaurimento dei combustibili fossili che diventeranno scarsi e costosissimi.
Cio’ non toglie che sono pronto a giudicare sbagliato, truffaldino o prematuro un progetto TAV se mi si portano argomenti validi.

L’effetto NIMBY è amplificato proprio da queste confusioni e irrazionalità: come è possibile che un abitante della Val Susa si permetta di dire a tutti gli italiani e magari anche agli europei che la TAV in generale non s’ha da fare?

Aggiungo un aneddoto: mesi fa parlavo con una torinese, originaria della Valsusa, che mi ha raccontato che a suo tempo lì ci sarebbero state analoghe opposizioni perfino contro la costruzione della normale linea ferroviaria, che oggi viene presentata come la soluzione appropriata. Sarebbe interessante verificare e approfondire.


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