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Lettera aperta al Presidente Napolitano

Di MAURIZIO CARENA (---.---.---.230) 1 febbraio 2009 19:55

 caro Salvatore, e’ vero, non mi sono accorto che tu rispondevi a un altro e non all’articolo. Sai, io devo anche lavorare per vivere e mi ritaglio lo spazio al pc, non come altri piu’ fortunati, quindi le sviste sono possibili: ne rivendico il diritto.
 Sarebbe bastato che tu avessi sottolineato la mia svista, che riconosco, per avere le mie scuse, che ti avrei fatto, in tal caso, senza problemi, anzi.

 Eppero’ tu NON MERITI SCUSE DI NESSUN TIPO. SONO BASITO DALLA TUA SFACCIATA IMPRONTITUDINE!

 Tu non meriti scuse per il tuo pontificare polemico.

 Tu approfitti di un qui pro quo per dare sfogo al livore di un grafomane, utilizzando addirittura il rosso, cosa credo mai avvenuta in questa sede.
 Poi, dopo aver tu stesso riconosciuto l’evidente fraintendimento, ti comporti come se lo scambio di post fosse effetivamente intercorso tra di noi, cosa da te esclusa sin dall’inizio, e sali in cattedra a dare lezioni di costituzionalismo. Ma, per far cio’ bisognerebbe capire cosa si legge (e ricordare cosa si e’ scritto) e tu non lo fai, altrimenti ricorderesti tra l’altro, di aver detto testualmente: "...comunque non sono d’accordo col tono dell’articolo..." Quindi sei dissociato: prima rispondi a un post e poi, improvvisamente, ti occupi dell’articolo.
  A chi ti stai rivolgendo?
 E poi tu "non hai dubbi" sul fatto che la vergogna alfano sara cassata dalla corte costituzionale. Se lo dici tu...io dubbi ne ho sempre molti, a differenza di te.

 Questo per risponderti brevemente nel merito.
Ma il grave e’ ben altro.

 Il grave e’ che tu non cogli la sostanza del mio pezzo, che non e’ un trattato giuridico, ma lo sfogo di un cittadino che si vergogna della casta al potere.
 Non ci sei arrivato ma non e’ colpa tua. La prossima volta mettero’ degli asterischi per spiegare iperboli e sineddoche anche a quelli come te: quelli che si permettono di iniziare un post insultando ("con tutto il rispetto, queste sono delle grandi stupidaggini") e poi continuano, spostando surrettiziamente il confronto dall’attacco alle idee all’attacco personale. E si, perche’ il tuo velenoso sarcasmo pervade il tuo scritto e da’ la misura dello scrivente.

 Arrivi al punto di presumere che "il giornalismo partecipativo non sia proprio la mia occupazione ideale".
 Dovresti svegliarti dal tuo delirio di mania di grandezza che ti fa credere in diritto di dire agli altri come devono vivere o il tono che devono usare. Pensi che la laurea al cepu ( o altrove) ti dia titoli particolari?
 Tralascio poi sul sul tuo offensivo sarcasmo circa la mia comprensione di un testo che da la misura della tua sottile volgarita’ e supponenza. Almeno abbi il coraggio di firmarti con nome e cognome, quando insulti in questo modo, specie di vigliacco.
 Cadi ancora in contraddizione quando prima affermi che "siccome conosco il diritto costituzionale meglio di te..." ma, poche righe dopo, mi intimi di non dare giudizi su "persone che non conosci minimamente..."
 La tua incoerenza e’ seconda solo alla tua tracotanza e supponenza.
 Ma tu che ne sai di chi sono io?
 Ma tu come ti permetti di vietare (pretesi) giudizi a chicchessia, quando tu sei il primo a giudicare gli altri?
 Vergognati, salvatore, del tuo doppio standard. Mi sembri Napolitano.

 Avrei altre cose, ma non ho piu’ tempo da perdere.
 Se vuoi capire meglio il mio pezzo, un domani, quando sarai + grande, leggiti qualcosa di Benjamin, di Sartre, di Chomsky, di Thoreau, leggiti Antigone, e non lessarmi piu’ le palle con le menate semantico letterarie che spaccano in due il capello sul significato di una parola e fanno solo il gioco dei mainstream. Tu puoi anche essere avvocato o altro, ma per me non sei nessuno, vale solo cio’ che scrivi. E infati tu vali proprio cio’ che scrivi, ovvero le tue ovvie banalita’ degne dei mainstream.

 Un’ultima cosa, salvatore-leguleo: il tuo epifonema mafioso ("a buon rendere") abbi la coerenza di venirmelo a dire in faccia. Cosi’ riceveresti la risposta che meriti.
 Mi aspetto, comunque, le tue scuse, per un tale fare minaccioso.

p.s.: firmati, non fare come i vigliacchi, specie se mandi "avvertimenti".  

 Per me finisce qui. Voglio pensare che sia altrettanto per te. Pensaci bene la prossima volta.

 m.c.
 
 
 
 









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