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Lettera aperta al Presidente Napolitano

Di Salvatore (---.---.---.252) 1 febbraio 2009 14:48

 caro SALVATORE,

n 1: STUPIDO anzi GRANDE STUPIDO prima di darlo al sottoscritto, dittelo alo specchio, SPECIE DI MALEDUCATO.


Non ho dato dello stupido a nessuno, ho detto “con tutto il rispetto, queste cose sono stupidaggini”, che è ben diverso. Ma soprattutto, NON STAVO RISPONDENDO A TE. Il che ci porta al punto 2.
(Non avendoti dunque offeso e avendo ricevuto da te simili epiteti, mi aspetto delle oneste scuse)

n 2 : impara a leggere, prima di impegnarti in cose piu’ grandi di te come lo scrivere. Dove avrei mai scritto che Napolitano "e’ la nazione"? io, al contrario ho proprio scritto che egli rappresenta la nazione (riga 25).



Tu invece sei così bravo a leggere che non ti sei nemmeno accorto che stavo rispondendo, punto per punto, ad un precedente commento di tale “Marco”; il quale (rigo 5) scrive testualmente “quando il presidente parla, è il paese che parla. Quando critichi il presidente, critichi il paese”.

n 3 : la "vergogna alfano" e’ di fatto, ti ripeto, d-i -f-a-t-t-o, una modifica costituzionale anzi, detto terra terra, equivale a usare l’articolo 3 della costituzione come carta igienica, poiche’ cancella l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. sono in attesa che mi dimostri dov’e’ la contraddizione.



Dimostri di non conoscere minimamente il diritto delle cui nozioni così facilmente ti riempi la bocca. L’articolo 3 della Costituzione è rimasto invariato, e la legge Alfano, una legge ORDINARIA (che nella gerarchia delle fonti è SOTTOMESSA alle norme costituzionali) che non può contraddire; se qualche legge la contraddice, la Corte Costituzionale interviene (su sollecitazione esterna, ad es. da parte di una delle parti in causa in un procedimento, esattamente ciò che hanno fatto i pm che indagano sul caso MIlls).

n 4 . solo uno sprovveduto non coglie l’importanza di una "funzione astratta" come quella di Napolitano. Cosa vorresti intendere? Che e’ meno importante? Oppure secondo te il presidente della repubblica non conta un c....o?
 Prova a riflettere sul fatto che anche i mainstream hanno quella che tu definisci "funzione astratta", e che se tu difendi l’omertoso Napolitano lo fai anche e sopratutto perche c’e’ il lavaggio del cervello dei mainstream.

n

Non ho né sminuito l’importanza della funzione “astratta” né detto che il PDR non conta nulla. Ho semplicemente fatto una distinzione tra “rappresentanza” e “funzioni”, che mi sembrava il minimo per dirimere la diatriba sui doveri e le eventuali mancanze del Capo dello Stato, ossia su ciò di cui stiamo discutendo esattaente a partire dal tuo articolo. Mi pare superfluo aggiungere che non ho “difeso” proprio nessuno, e credo che il mio cervello sia piuttosto autonomo (grazie comunque per la preoccupazione).

5 : ti esorto di nuovo: impara a leggere. Dove avrei mai scritto che Napolitano sarebbe complice del plurinquisito di Arcore? Ne’ lo penso ne’ l’ho scritto. Come ti permetti di presumere la mia malafede? Io ho parlato di "aquiescenza" o "condiscendenza": fai almeno la fatica di leggere il pezzo (non dico di capirlo) prima di pontificare in modo gratuitamente menzognero.



Ovemai non fosse ancora chiaro, è evidente che tra i due credo di essere io a destreggiarmi leggermente meglio nella lettura e nella comprensione di un testo. Il resto del tuo sproloquio di cui sopra è la diretta conseguenza di ciò che affermo.

n 6 : che tu non sia d’accordo col "tono" che ho usato, a parte che non me ne frega assolutamente niente, dimostra che non hai capito un tubo: il mio non era un esercizio di stile, non era una letterina a babbo natale; il mio scritto vuole (vorrebbe) essere un grido per riflettere, per smuovere le coscienze, per lottare.
 io ne ho veramente piene le palle di gente che mi dice : "si, il lodo alfano fa schifo, pero tu non puoi parlare cosi". Mi sembrano, te lo dico molto chiaro, dei vigliacchi: tutti d’accordo con la sostanza, ma si sottilizza sulla forma. Lo stesso pretesto "presidenziale". Sei cosi’ imbevuto di tv che usi perfino le sue categorie. ..
 Ti sembrera’ strano ma io, redigendo questa lettera aperta, ho dovuto fare diversi grossi sforzi per non usare ben altri toni e ben altre parole, che non avrebbero permesso alla stessa un’eventuale pubblicazione.
 


Ohibò, se non ti frega niente delle opinioni altrui, perché prenderti la briga di rispondere? Ma soprattutto, pare che il giornalismo partecipativo non sia proprio la tua occupazione ideale. Da parte mia la sostanza della questione Di Pietro/Napolitano la vince di gran lunga sulla forma, e questo perché di tv ne vedo davvero molto poca, e comunque mai per trarne informazioni. Anche qui ti dimostri molto immaturo nel giudicare cose di cui non sai nulla, solo per il fatto che ti girano le scatole.

n 7 : tu hai la sfera magica, poiche’ dici che "la corte costituzionale annullera’ questo mostro giuridico" (parole tue). Ma, in tal caso, Napolitano si sarebbe sbagliato a firmare le leggi vergogna. Allora non e’ infallibile, come tu vorresti (al massimo non processabile, come ora).
 

Qui poi sei tu che mi metti in bocca cose che non ho mai detto: dove ho detto che Napolitano è infallibile? Se rileggi con un minimo di attenzione (meglio, se te lo fai leggere e spiegare da qualcun altro) vedrai che ho sostenuto l’esatto contrario (“credo che sia criticabile, come chiunque altro, nelle sue azioni o non-azioni”). Non ho la palla di vetro, ma siccome conosco il diritto costituzionale leggermente meglio di te (qualcuno dira “bella forza, non ci vuole molto” e non posso ahimè dargli torto) non c’è alcun motivo per cui la Corte dovrebbe confermare questa legge. Storicamente, TUTTE le leggi che la Corte ha giudicato incostituzionali e poi annullate erano state precedentemente firmate dal Capo dello Stato (altrimenti, molto semplicemente, non sarebbero diventate “leggi”).

Allora non capisco: io non posso pensare che uno schifo e’ uno schifo, fin quando non arriva il benestare statale? Ma questo e’ un parlare da servi, che hanno dato il cervello all’ammasso. 

 Comunque, per finire, tutte le tue banalita’ potrebbero tranquillamente essere scritte dal corsera o da repubblica, perche’ tu, da come parli, anche se non lo riconosceresti mai, sei organico al sistema e, con quelli come te, non cambierebbe mai niente.
 La mia lettera, invece, non avrebbe mai avuto speranza di varcare gli augusti portali di quelle redazioni di leccaculi. 
 Questa e’ la differenza da me e te. 

 E ricordati, salvatore, che senon hai il coraggio delle tue idee, o le tue idde non valgono un c.. 7o, o non vali un c..7o tu.
 saluti.

In questi ultimi righi dai il meglio di te, e preferisco lasciarli così come sono perché si commentano da soli. Spero di averti reso un servigio illustrandoti meglio una situazione che non avevi evidentemente le basi per poter comprendere appieno (non è certo una colpa, non sei mica un professionista stipendiato) e per di più clamorosamente frainteso. Ma apprezzo qualsiasi voce che si levi per criticare e se necessario “insultare” (come direbbero i tuoi pocoamati corsera o repubblica) la democrazia profondamente malata in cui ci ritroviamo. Lode alle intenzioni quindi, ma devi imparare a darti una calmata. Se ti interessano un paio di consigli sinceri e disinteressati: praticare un’arte marziale potrebbe darti quel minimo di lucidità e di capacità di riflettere che purtroppo ti manca; inoltre, prima di scrivere una qualsiasi cosa su uno spazio pubblico (e per questo, per definizione, soggetto a critiche e giudizi) accertati di sapere esattamente di cosa stai parlando. Vale ovviamente anche per i giudizi che dai su persone che non conosci minimamente.

 

A buon rendere.

Salvatore.


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