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Noi vittime dell’usura abbandonati dalle Istituzioni

Di illupodeicieli (---.---.---.198) 10 febbraio 2012 17:45

anni fa mi sono rivolto anch’io, in Sardegna, a un centro autorizzato (per giunta lontano oltre 250 km da dove vivo: io sto a sud e il centro era "appoggiato" alla diocesi di Tempio Pausania): eppure ho ottenuto picche. Mi avevano dato 50 euro per il carburante e per mangiare qualcosa durante il viaggio di ritorno. Per giunta la mia domanda, compilata dopo un colloquio e con il loro intervento e suggerimento, fu bocciata. Ricordo che avevo dovuto telefonare alcune volte e , solo dopo ancora altri giorni, fui richiamato per sentirmi dire che era stata respinta. Nella commissione esaminatrice della domanda , c’era pure un direttore di banca locale. Ora se due più due fa ancora quattro: come è possibile che diano un prestito a un protestato e che voleva una mano d’aiuto per evitare un fallimento (che poi c’è stato)? Eppure il prestito richiesto, il cui importo era stato suggerito proprio da loro, sarebbe stato garantito da mio padre, pensionato, che avrebbe "fatto" una specie di cessione del quinto, con addebito sul proprio c/c. In ogni caso massima solidarietà seppure, in rete ma il mio caso suggerisce anche fuori, ci sono persone che approfittano, chiedono soldi per visure e documenti a persone che devono fare carte false ...solo per sentirsi rispondere,dopo aver dato i soldi, picche.


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