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Le parole di Monti e quelle, terribili, di Gobetti

Di (---.---.---.210) 3 febbraio 2012 13:05

Caro Daniel, a parte una fortissima somiglianza fisica e gestuale con il mio ex professore di italiano al liceo (che detestavo) non ho motivi per lamentarmi di Monti e del suo operato: penso che il governo Monti sia stata la migliore via d’uscita per il tunnel in cui si é trovato il paese.

 

 

Detto questo trovo che l’inciso “e poi, diciamocelo, che monotonia” sia decisamente fuori luogo. Premesso che eravamo abituati a ben peggio, ritengo che un Presidente del Consiglio debba usare più cautela nell’uso delle parole. Lo stesso vale per ministri e sottosegretari (dare dello "sfigato" a qualcuno é linguaggio che si addice ad un disc-jockey, non ad un politico).

 

Tuo Diego


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