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Forconi, Tir e strane presenze. Il fallimento della “libera stampa” e della politica

Di Damiano Aliprandi (---.---.---.131) 30 gennaio 2012 14:33

Non facciamo però in finti "bastian contrario". I maggiori giornali come Repubblica, Il Fatto e trasmissioni televisive come appunto quella di Santoro e mettiamoci anche quelli del Popolo Viola che in mancanza di Berlusconi ora si dedicano a discreditare qualsiasi ribellione che non sia fatta in chiave puramente antiberlusconiana, hanno intrapreso la stessa campagna di questo articolo. D’altronde basta fare un giro sui gruppi di discussione su Facebook e tutti quelli che appartengono alla cosiddetta "massa critica" sono arrivati a dire perfino che il movimento crea disagi e che potevano farlo prima quando cìera Berlusconi. A me pare che il pensiero unico ancora una volta abbia fatto presa. Detto questo, è scontato che se un movimento di protesta nato dal basso e senza una guida con idee costruttive e di opposizione al neoliberismo, se la sciato solo se ne appropriano le forze reazionarie. Lo sbaglio è proprio questo: snobbare le proteste. Dopo B , chi è dotato di buon senso, si sapeva che si sarebbe creato un vuoto che a riempirlo poteva essere nientemeno che il poplusimo. Abbiamo lasciato le proteste in mano ad un Pappalardo e affini. Per quanto riguarda la mafia, appiamo che è come il prezzemolo: si insinua dappertutto. Un po’ come accadde ai moti di Reggio Calabria: la ’ndragheta si divise e stava ad entrambe le barricate. Pesniamo che alle rivolte di Terzigno contro le discariche non si siano infiltarti dei camorristi? Ma con questo dobbiamo criminalizzare il movimento? E per ultimo, a proposito di pensiero unico e manipolazione della "massa critica" come mai eravamo in pochi a denunciare la strumetalizzazione del Popolo Viola da parte dell’IDV? Le destre si erano insinuate acnhe lì!


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