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Crollano i Castelli: l’inadeguatezza di un leghista al posto di comando

Di radi33 (---.---.---.6) 28 gennaio 2012 00:39

La scena ripresa dalla regia di "Servizio Pubblico" era degna della sceneggiatura per un film sulla fine di un regime:
 Letta zitto e privo di possibili argomenti e Castelli arroccato sulla dialettica e sugli argomenti banali tratti dai talk show peggiori degli anni appena trascorsi.
L’Italia vera era in scena: quella che senza "porcellum" manderebbe a casa tutti, ma proprio tutti quelli che siedono in Parlamento e darebbe vita ad un nuovo governo fatto di gente proba, Si proba, nel senso di onesta, ma anche di provata serietà e impegno nel proprio fare. Di quella che non fa politica perchè non sa che altro fare o per trarne vantaggi personali altrimenti irraggiungibili, di quella che non è insediatanei ruoli di governo e nelle principali aziende con il mandato di soggiogare un’intera nazione ai paragdimi della disonesta ed assassina finanza internazionale, ammantata da un perbensimo falso e ributtante.
 Purtroppo è stato solo un momento, uno dei rarissimi, forse l’unico, più eticamente alto momento di espressione di membri del popolo italiano degli utlimi 15 anni, dominati dalla ricerca dei falsi ed insulsi miti del consumismo, funzionale all’incremento del potere degli affamatori degli onesti. 


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