• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Il Comandante Schettino, capro espiatorio del saluto autorizzato

Di (---.---.---.93) 18 gennaio 2012 15:08

Concordo in pieno con l’autore dell’articolo.


L’Italia è fatta così, di cose che si fanno anche se non si dovrebbe, e per quieto vivere o tornaconto personale si lascia fare. Finché non ci scappa il morto e allora è la gara a tirarsi fuori e trovare il capro espiatorio, il cattivone da additare.

Io non so fino a che punto certi "inchini" passati potessero essere autorizzati da Costa Crociere e capitanerie di porto varie, dato che reputo che una legge nazionale non sia piegabile all’iniziativa/benevolenza locale. Forse mi sbaglio, anzi spero di sbagliarmi: significherebbe che esistono ancora gli eroi e non desidero altro che crederci, come tutti.

Mi sto facendo una mia idea della situazione e spero che la giustizia faccia il suo corso a 360°, con diligenza, invece di ritrovarci davanti all’ennesima Ustica.

Schettino è un criminale manovrato, perché comunque al di là di qualsiasi pratica rituale o ordinata dall’alto, aveva il comando di una nave e doveva pensare all’incolumità dei suoi passeggeri piuttosto che al profitto della compagnia per cui lavorava. A bordo, in quel momento, era la massima autorità. Di certo non avrà problemi economici per il futuro mi sa. Tra qualche anno navigherà nell’oro.

L’Italia è triste anche per questa smania tipica italiana di trovare l’eroe di turno, opposto all’antagonista cattivo, nel quale identificarsi. Divertente è che ci si ritrovano tutti, che a leggere sembra che l’Italia sia un Paese di persone per bene, tutti onesti e tutti dagli alti ideali. Gli Schettino una minoranza sparuta e nascosta, quasi una leggenda metropolitana a leggere facebook. Una fotografia dell’Italia virtuale quanto disonesta, poco veritiera. 

Molto catartico, sarebbe da studiare il fenomeno approfonditamente. Siamo tanto civili eppure ancora apprezziamo il linciaggio, pur essendo cattolici.

Sia ben chiaro: non difendo Schettino, è inescusabile. Aspetto la fine del processo per capire chi e quanti sono i responsabili. Quanto è accaduto è troppo enorme per pensare che sia responsabilità unica di un singolo. 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox