Paola
Broccoli.
Quegli
istanti a ridosso del futuro
Per me che frequento da
molti anni il Sud d’Italia, impegnato nella formazione sindacale e
convocato per il mio legame al volontariato in Italia e nel Sud del mondo,
l’incontro con gli uomini e le donne del Sud è sempre un piacere ed una
sorpresa; un piacere legato alla immediatezza e generosità della accoglienza ;
sorpresa per la instancabile volontà di lotta pur in situazioni pericolose e chiuse. Questo libretto è per me un dono, perché mi offre l’immagine
viva di uomini e donne che hanno lottato
per la propria terra a volto scoperto. Simbolica la prima foto che presenta una
donna combattiva al microfono a difendere il lavoro dei contadini. Curioso quel
fuori campo ( nel senso di temporalità e non certo di appartenenza e di
simpatia) di monsignor Nogaro che chiude la raccolta. E poi via via le sequenze del primo
maggio, gli scioperi, i cortei, gli
incontri ufficiali sindacali e di partito
che danno corpo al breve saggio storico che illustra trent’anni di storia sociale e politica di
Caserta e provincia, che ha visto i
grandi cambiamenti nella produzione, ma anche nella composizione sociale.
Una storia da cui prende vigore il presente,e se non vigore,
attinge una speranza attiva quando la politica langue e la finanza ( e non
certo la economia che guarda e difende il bene comune) detta le norme e impone
una solidarietà a senso unico.
Come recitano le didascalie delle foto, le immagini fermano
il tempo, ma provocano anche ricordi, nostalgie e speranza nuove. Chi ha vissuto quegli anni a Caserta
rivedendo i volti degli uomini che hanno affrontato gli eventi ne rimane
conquistato; ed anche io scoprendo alcuni volti a me noti per partecipazione
politica e sociale o per affetto, riscontro in questo opuscolo il valore
simbolico della pietra bianca dei tempi futuri, pietra che segna il cammino,
sul quale siamo cresciuti e dal quale riparte il nostro futuro umano.
Giuseppe
Stoppiglia
Pove del Grappa , 13 gennaio 2012