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Un istante al ridosso del futuro. Intervista a Paola Broccoli

Di (---.---.---.132) 10 gennaio 2012 17:10

Premesso che tra quelle foto ci sono anch’io, e pur apprezzando il lavoro di Paola, intervengo perché non mi piace il vezzo di magnificare il passato a scapito del tetro presente.
1 - Pio La torre era Siciliano e non Casertano o campano. A Caserta, come a Napoli, accanto ad una grande sottovalutazione del fenomeno, nel periodo che va da Bardellino a Schiavone, vi era anche qualche "intesa".
2 - La vitalià politica? accanto ad un onesto e limitato lavoro sindacale di difesa dei lavoratori vi erano una infinità di fumisterie e vuote liturgie
3 - Ridotti a mero serbatoio di voti? no, Caserta lo è sempre stato un mero serbatoio di voti, prima della DC, poi di Berlusconi.
4 - La sinistra non ha saputo interpretare la società campana e meridionale? Si è così, la questione meridionale era un semplice slogan elettorale, dopo Gramsci nessuno è stato in grado
di aggiornare e superare i limiti di quella analisi. Costituzionalmente i comunisti non erano in grado di poter comprendere ciò che stava accadendo sotto i loro occhi. Così come gli eredi del PCI erano e sono incapaci di capire le ragioni profonde dell’avvento del berlusconismo. Il risultato è che - similmente al passato - dopo che Berlusconi ci ha portato alla bancarotta ( fraudolenta) la sinistra non eredita né erediterà il governo del paese.


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