• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Abolizione albo dei pubblicisti: 10 domande a Mario Monti

Di (---.---.---.222) 3 febbraio 2012 15:44

QUesto è quanto accaduto nella tua fantasia. Nella realtà invece le cose sono andate diversamente. Una notizia infondata (presunta abolizione dell’albo dei pubblicisti) è stata data come se fosse attendibile, quando invece non lo era (e i fatti lo hanno dimostrato). Non che bisognasse aspettare i fatti per capirlo, bastava leggere la legge per come era scritta, senza ricamarci sopra inutili fantasticherie. Che tu ti faccia scudo del fatto che anche altri lo hanno scritto, non ti giustifica affatto. La responsabilità di quanto scritto è dell’articolista (è pure segnalato nella politica editoriale di Av). Il problema non è tanto che tu lo abbia riportato (in quel caso avresti avuto tutte le ragioni del mondo) ma che tu lo abbia condiviso, riscontrando ragionevolezza lì dove non c’era. Per quanto riguarda la rettifica, hai ragione. Ed è un bene che sia così. E’ il bello della rete. SI è liberi di scrivere quel che si vuole, salvo poi non renderne conto quando si incappa in vere e proprie bufale. E lì dove non c’è la legge a imporvi una rettifica, non supplisce nemmeno la coscienza. Comodo no? Avere diritti (diritto di diffondere informazioni), ma non doveri (dovere di rettificarle qualora infondate). E poi si sente parlare di abolizione dell’odg? Ma Dio ce ne guardi. Caro Sellari, per carità, non c’è niente di cui gasarsi di fronte all’ennesima perla dell’informazione on-line (che per fortuna ha anche le sue note di merito, poche ad oggi, ma ce l’ha).  Ne leggiamo ogni giorno, ahinoi. 

OV


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox