• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Abolizione albo dei pubblicisti: 10 domande a Mario Monti

Di Francesco Sellari (---.---.---.130) 6 gennaio 2012 12:20
Francesco Sellari

prima dici:
Insomma, non ci sono queste fantomatiche "fonti da incrociare", c’è una legge che per chi la vuole leggere per come è scritta, pare abbastanza chiara.

e più avanti aggiungi:
E’ ovvio che poi Iacopino dica che non sa come andrà a finire, non essendoci una legge ancora definita

te la faccio la domanda: allora di che stiamo parlando? non ti sembra una contraddizione? se la legge è chiara come sostieni, perché Iacopino "non sa come andrà a finire"? evidentemente la legge non è tanto chiara, evidentemente ci sono delle questioni aperte... E, ribadisco, non lo dico solo io, ma lo dice gente che ne sa più di me. Mi riferisco a questo quando parlo di fonti: più pareri di esperti che sappiano argomentare su delle basi concrete come Abruzzo.

Io, come già scritto, ho riproposto le domande perché alcune sollevano dei problemi come lo status di chi oggi è già pubblicista e che magari dirige una testata. Tu sai già come andrà a finire? Buon per te. Intanto ci sono persone del settore che si stanno interrogando sui possibili scenari.

Ripeto: che i pubblicisti saranno "fuori legge" (perché iscritti a un ordine senza aver affrontato un esame di stato) è una possibilità concreta, la loro posizione andrà in qualche modo sanata e già c’è chi sta facendo delle proposte in merito. Vuoi chiamarlo allarmismo? Chiamalo come vuoi, per me è il legittimo interesse per la propria situazione e definizione professionale espresso da migliaia di lavoratori e lavoratrici

E comunque, per me continui a pronunciare sentenze, come se la tua fosse l’interpretazione definitiva di una questione quantomeno complessa
Cordialmente


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox