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Giornalismo: i pubblicisti devono "morire" (ma nessuno tocca i "professionisti")

Di Sara Stefanini (---.---.---.7) 30 dicembre 2011 10:29
Sara Stefanini

Sin da piccola ho sempre avuto la vocazione di diventare giornalista. Sto studiando per farlo, scrivo gratis a destra e a manca, senza comunque riuscire ad emergere. primo perché non sono raccomandata, secondo perché non sono né carne né pesce e non appartengo a nessun albo ancora. Mi sento come mutilata delle mie mani che scrivono articoli. Non posso dire di essere giornalista anche se, in pratica, lo sono. Quando mi dicono "ehh ma tu sei giornalista!" io rispondo "magari!" con l’amaro in bocca. Ci sono troppi paletti per accedere agli albi. i pubblicisti sono poco considerati. Professionista ci diventi solo se paghi per 2 anni 20mila euro di scuola di giornalismo, perché il praticantato non te lo fa fare nessuno. Quindi?


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