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Silvio Berlusconi racconta barzellette sui lager

Di Kocis (---.---.---.85) 25 gennaio 2009 21:36
Gentile signore,
 
si corre il palese rischio di fare grossolana confusione, nel merito, sul metodo…e sui “numeri” ( per riprendere una sua osservazione).
I campi di sterminio nazi-fascisti non furono chiusi (…..non erano dormitori; aperti, poi, sol perché fuoriusciva acqua dai tetti), ma liberati, dopo una violentissima guerra di aggressione scatenata contro l’umanità che, solo in Europa, provocò diverse decine di milioni di uccisi, a parte le immane distruzioni.
Tantissimi, a milioni….sei, sette, otto, dieci, quindici, oltre, gli uccisi nei campi di sterminio. Moltissimi provenienti dai paesi dell’est: ebrei, prigionieri di guerra, rom, partigiani.
La Memoria impressa a fuoco e ancora vissuta nelle carni e nel cuore dei sopravvissuti italiani, deportati e straziati nei Lager, ancora viventi -, massimo emblema etico e civile per le nuove generazioni.
Nessuno può e deve permettersi di irridere alla più grande tragedia dei tempi moderni consumatosi solo 60 anni addietro.
Per non dimenticare le follie finalizzate a costruire la “razza pura”, annichilendo gli elementari strumenti di coesistenza tra i popoli: pace, giustizia, libertà, eguaglianza, democrazia, rispetto.
Questioni, queste, sempre pìù all’ordine del giorno nello scenario complessivo, interno ed internazionale; dal razzismo sempre più dilagante, alla libertà dei popoli ancora oppressi, alle enormi disuguaglianze tra paesi ricchi e “terzo e quarto mondo”.
Non è certo un caso che in Italia il governo della destra, per la terza volta nell’ultimo quindicennio, con la nuova proposta di legge ( n.1360) tenti di equiparare ( proponendo una nuova onorificenza della Repubblica ai soldati e ai militi della repubblica di Salò), i carnefici con le vittime.
Cioè accomunare i combattenti per la libertà con i fascisti della Rsi, diretti alleati dei nazisti, che in molte occasioni, tra l’altro, operarono, vilmente, per deportare nei lager gli oppositori politici, i partigiani, i cittadini di religione ebraica, i “diversi”.
La Libertà duramente riconquistata, a seguito della sconfitta dei nazi-fascisti, è l ‘elemento fondante della nostra Costituzione.
La Memoria, quindi, è uno strumento fondamentale per tutti i cittadini italiani ed europei, di riversare nella quotidianità, sul piano sociale e politico.
Personalmente non “chiudo gli occhi”, proprio per niente.
Su questo sito nell’ultimo mese sono stati pubblicati diversi miei scritti su GAZA, sull’assassinio di massa consumato dai governanti di Istraele, e in generale, sull’orrenda oppressione vissuta dal popolo palestinese.
La invito, quindi, a motivare in maniera più consona la sua scarna comunicazione.

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