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Ma questo governo di che colore è?

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 12 dicembre 2011 21:09
Fabio Della Pergola

personalmente sono poco interessato anch’io al meglio/peggio, mi sono solo adeguato al tuo primo commento. Il mio cenno alla cultura radicale
 ripeto - era finalizzato a sottolineare la necessità di contrastare la pesante influenza dei cattolici all’interno della sinistra italiana. Influenza che ha pesato sulla aggressione ai deputati radicali (cosa di cui ho parlato in tre o quattro articoli precedenti) e sulla successiva costituzione di un governo molto gradito al vaticano.
L’esempio della differenza - che nel dibattito sembrava proprio inconciliabile (ma non a me, a loro) - tra cassa integrazione e salario di disoccupazione è evidentemente un punto esemplificativo di due modi opposti di interpretare la società: uno legato allo scontro di classe e uno più liberista (ma direi keynesiano in questa occasione). Due diversi modi di interpretare la società che dovrebbero/potrebbero trovare una sintesi risolutiva capace di andare oltre. Se è questo che intendi tu allora siamo d’accordo: dei soloni mi importa poco pure a me. Mi interessa capire se e in che modo si può andare avanti smettendola di rimbalzare da un governo di decerebrati populisti ad uno di seriosi cardinali. Serve un ’pensiero nuovo’ per la sinistra, un pensiero capace di fondare una nuova antropologia (non è questo che ho scritto nell’articolo ?)


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