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Quel viceministro banchiere del Ponte sullo Stretto

Di (---.---.---.126) 7 dicembre 2011 17:00

Deduco dall’articolo che ci possa ancora essere qualche probabilità che il ponte sullo stretto di Messina possa essere realizzato.
Mi sembra incredibile, per diverse ragioni:
-1) l’autostrada Salerno-Reggio è ancora largamente incompleta ed i tempi (oltre ai costi) non sembrano molto prevedibili, vista l’esperienza del passato. Senza il completamento di essa il ponte sarebbe una enorme cattedrale nel deserto ed eliminerebbe tanti posti di lavoro (gli addetti ai traghetti)..
-2) se ben ricordo alla gara partecipò alla fine solo un consorzio (persino i giapponesi lasciarono perdere); la deduzione mi sembra ovvia in un’area ad alto rischio sismico.
-3) Far transitare migliaia di TIR da Napoli alla Sicilia attraverso autostrada-ponte-autostrade siciliane è un controsenso in termini di costi umani (gli autisti!), di inquinamento (transito su gomma!), mentre si parla di merci "a Km zero".
-4) La soluzione di ampliare i porti di Napoli e Palermo, per adattarli ad autoporti, consentirebbe di trasferire i TIR su navi, con costi enormemente inferiori e, direi anche ben spesi, evitando praticamente il precedente punto 3.
-5) Se il governo si è impegnato a pagare penali in caso di mancata realizzazione del ponte, è un errore, di cui dovrebbe rispondere chi ha autorizzato la gara.
-6) Se i finanziamenti sono disponibili, utilizziamoli nelle migliaia di altre infrastrutture da realizzare in Italia.


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