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L’Italia fuori dai traffici delle merci per colpa degli scartamenti dei binari

Di paolo federici (---.---.---.162) 17 dicembre 2011 12:11
paolo federici

ciò che volevo sottolineare con il mio articolo è che gli altri, pur avendo "loro" (spagnoli e russi!) il problema dello scartamento diverso, si stanno dando da fare per superare le difficoltà.

Noi che invece NON abbiamo il problema dello scartamento, visto che il nostro è lo stesso di quasi tutta l’Europa (Francia e Germania in testa!) siamo capaci di restare indietro.
Lo stesso dicasi per i porti: noi abbiamo Gioia Tauro che, rispetto a Suez (per le navi che arrivano dall’Estremo Oriente) è certamente molto più vicino che non Rotterdam .. eppure le navi preferiscono andare a sbarcare le loro merci (anche quelle "per l’Italia") in Nord Europa.
Quindi noi siamo MEGLIO posizionati geograficamente ma riusciamo a farci del male facendoci sorpassare anche in questo campo.
Perché?
Per DUE semplici motivi:
(1) perché le FERROVIE italiane NON funzionano come quelle degli altri Paesi europei (e qui il discorso di fa lungo: il fatto che FIAT abbia dettato legge a lungo ha impedito uno sviluppo dei traffici su rotaie, visto che a FIAT interessava di vendere i camion ...!)
(2) perché la nostra BUROCRAZIA scoraggia gli stranieri ad utilizzare i porti italiani come varchi di entrata in Europa
Quindi pur essendo AVVANTAGGIATI geograficamente, ci diamo la zappa sui piedi da soli.
Ma finché in Italia si continuerà a proteggere il trasporto camionistico (in Italia il 94 per cento delle merci si muovono con i camion. In Germania, ad esempio, solo il 50 per cento!) e non si cercherà di investire su PORTI e FERROVIE, continueremo la nostra avanzata da gamberi.
Paolo Federici 


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