Mi lascia perplessa lo scarso
dibattito sul tema della sovranità monetaria, la cui mancanza insieme con la
finanziarizzazione dell’economia incide sugli attuali assetti. Diviene ormai indispensabile per uscire
dall’asservimento alla moneta-debito una riforma concepita sulla finalità di
restituire allo Stato la funzione monetaria ed ai cittadini la proprietà della
moneta, dando inizio ad un sistema di democrazia integrale, in cui i popoli
non abbiano solo la sovranità politica, ma anche quella
monetaria. Insomma, lo Stato, invece di crearsi il suo denaro a costo zero
e senza interessi (come farebbe uno Stato Sovrano), lo acquista con titoli di Stato
(indebitandosi) da banche private con cospicui interessi, per cui l’attuale
debito pubblico è matematicamente impagabile. Infatti, per azzerare tale debito
pubblico italiano bisognerebbe creare altri 1.900 miliardi di euro, che nella
situazione attuale di assenza di sovranità monetaria, con la cessione della
potestà di emissione delle banconote ad un sistema bancario privato, vorrebbe
dire creare ulteriori titoli di Stato (di indebitamento) per 1.900 miliardi,
portando così il debito pubblico a 3.800 miliardi! Ed è per questo che il
debito pubblico prima o poi non può che essere ricusato, ovvero annullato: è
impagabile (nella situazione di mancanza di sovranità monetaria). Lo Stato
ritiri al sistema bancario la delega ad emettere le banconote, stampando lui stesso
le banconote -come già fa per le monete metalliche- (http://www.agoravox.it/Sovranita-monetaria-per-de.html , http://www.agoravox.it/Il-Sgreto-del-Debito-Pubblico.html , http://www.fuoricentroscampia.it/politica.php?id=1622 ,http://www.petizionepubblica.it/?pi=MM1951). Claudia Del Vento