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Speciale Debito Pubblico Italiano: dalla crisi dello SME alla crisi dell’Euro

Di (---.---.---.232) 29 novembre 2011 18:07

Mi lascia perplessa lo scarso dibattito sul tema della sovranità monetaria, la cui mancanza insieme con la finanziarizzazione dell’economia incide sugli attuali assetti. Diviene ormai indispensabile per uscire dall’asservimento alla moneta-debito una riforma concepita sulla finalità di restituire allo Stato la funzione monetaria ed ai cittadini la proprietà della moneta, dando inizio ad un sistema di democrazia integrale, in cui i popoli non abbiano solo la sovranità politica, ma anche quella monetaria. Insomma, lo Stato, invece di crearsi il suo denaro a costo zero e senza interessi (come farebbe uno Stato Sovrano), lo acquista con titoli di Stato (indebitandosi) da banche private con cospicui interessi, per cui l’attuale debito pubblico è matematicamente impagabile. Infatti, per azzerare tale debito pubblico italiano bisognerebbe creare altri 1.900 miliardi di euro, che nella situazione attuale di assenza di sovranità monetaria, con la cessione della potestà di emissione delle banconote ad un sistema bancario privato, vorrebbe dire creare ulteriori titoli di Stato (di indebitamento) per 1.900 miliardi, portando così il debito pubblico a 3.800 miliardi! Ed è per questo che il debito pubblico prima o poi non può che essere ricusato, ovvero annullato: è impagabile (nella situazione di mancanza di sovranità monetaria). Lo Stato ritiri al sistema bancario la delega ad emettere le banconote, stampando lui stesso le banconote -come già fa per le monete metalliche- (http://www.agoravox.it/Sovranita-monetaria-per-de.html , http://www.agoravox.it/Il-Sgreto-del-Debito-Pubblico.html , http://www.fuoricentroscampia.it/politica.php?id=1622 ,http://www.petizionepubblica.it/?pi=MM1951). Claudia Del Vento


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