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Annozero: prove tecniche di censura

Di virginia (---.---.---.96) 17 gennaio 2009 09:50

Ieri sera mi sono guardata la trasmissione fino all’uscita di scena di Annunziata. A quel punto mi sono sentita, da giornalista, solidale al 100% con lei ed ho lasciato anch’io. Ero davvero disgustata per come il conduttore Santoro ( che mi appare sempre più come un domatore-imbonitore, una specie di Zampanò alla "pummarola" ) ha inteso fare una trasmissione su Gaza e la Palestina.
Ma è giornalismo questo? A me è apparso più una trasmissione "delle lacrime" ,peggio, molto peggio di quelle della Carrà o della De Filippi. E infatti la Jebreal si asciugava le lacrime e gli altri presenti non sapevano se piangere o andarsene.
Si, perché chi da casa e in studio avrebbe voluto farsi un’idea più chiara, più vicina alla realtà, del conflitto, beh, ieri sera è uscito soltanto incazzato.
Come si fa, caro Santono, affidare ai farneticanti discorsi di due ragazze invasate, la spiegazione del perché del massacro? E dove sta la pietà, come vorrebbe la deontologia professionale, verso una bimba che a malapena riesce a respirare ( ha una ferita alla testa, ci hanno spiegato) a pronunciare una sillaba e invece la si continua a interrogare? Il padre ha permesso che la si riprendesse, che un giornalista la interrogasse, certo Santoro ha soltanto mandato in onda. Ma di fronte a tanta violenza, lui, il Santoro-guru avrebbe dovuto rinunciare allo scoop.
Santoro si è comportato come quel tale che per farti capire una situazione, ti sferra un pugno in faccia
Più ignobile di così c’è soltanto Annozero.
Ma per favore, signori della Rai, non poniate fine alla trasmissione. Santoro diventerebbe un martire, un santino da incorniciare.Non fate questo errore!


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