Finalmente si sta sviluppando il dibattito
ed il confronto sulla sovranità monetaria! A tal proposito da
venerdì 11 novembre 2011 è possibile firmare on line al link http://www.petizionepubblica.it/?pi=MM1951 la Petizione sulla “Sovranità monetaria allo
Stato italiano!” (indirizzata al Presidente della Repubblica, ai Senatori ed ai
Deputati), il cui testo è: "Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia (1861-2011) richiedo che lo Stato italiano acquisisca la sovranità
monetaria e che vi adoperiate in tal senso!". Se centinaia, migliaia di
cittadini vorranno inviare tale richiesta si contribuirà a smuovere (in maniera
civica e nonviolenta) la classe politico-istituzionale italiana al fine di
realizzare la dovuta sovranità monetaria dello Stato italiano, eliminando così
la principale causa della formazione del debito pubblico, determinata
dall’emissione delle banconote da parte del sistema bancario (pur costituendo una
potestà dello Stato!). La mancanza di sovranità monetaria è uno dei fattori
portanti della formazione del debito pubblico (lo Stato che ha delegato al
sistema bancario privato l’emissione delle banconote e così si indebita innescando
la spirale perversa degli interessi!). Una possibile soluzione “radicale” (nel
senso che vada alla radice del problema) alla crisi mondiale è la sovranità
monetaria di ogni Stato. Gli USA potrebbero cominciare a farlo (ed Obama
passerebbe alla storia), laddove Abraham Lincoln, John F. Kennedy (che aveva
già iniziato a stampare Buoni Poliennali dello Stato direttamente, cioè senza
passare attraverso la Federal Reserve) e Robert Kennedy non ci sono riusciti e
perciò sono stati definiti "caduti per la moneta", in quanto tutti e
tre assassinati. Nell’Unione Europea siccome c’è l’euro, si acquisisca allora
la sovranità monetaria come “Stati Uniti d’Europa” (realizzando finalmente un
progetto politico e non solo un artificio monetario), sottraendo alla Banca
Centrale Europea (BCE) il ruolo politico che ha, in quanto emettitrice delle
banconote (laddove le
monete metalliche vengono già emesse da ogni singolo Stato). Del resto lo
stesso ex ministro Giulio Tremonti,
intervistato al TG1 il 6 marzo 2009, disse tra l’altro: “(…) la causa
principale della formazione del debito pubblico è che gli Stati hanno ceduto la
sovranità monetaria (…)”. Anche
l’articolo redazionale “Sovranità
monetaria, debito pubblico e crisi economica”, pubblicato su Il
Giornale del 11 dicembre 2009 così tra l’altro affermava: “Tuttavia queste
informazioni non circolano e sembra quasi che si sia formata, senza uno
specifico divieto, una specie di congiura del silenzio.
È vero che le decisioni dei banchieri hanno per statuto diritto alla
segretezza, ma sappiamo bene quale forza pubblicitaria di diffusione la
segretezza aggiunga alle notizie. Probabilmente si tratta del timore per
le terribili rappresaglie cui sono andati incontro in America quegli eroici
politici che hanno tentato di far saltare l’accordo con le banche e di cui si parla
come dei caduti per la moneta.
Abraham Lincoln, John F. Kennedy, Robert Kennedy sono stati uccisi,
infatti (questo collegamento causale naturalmente è senza prove) subito dopo
aver firmato la legge che autorizzava lo Stato a produrre il dollaro in proprio”.
Infine il Giappone, nonostante un debito pubblico superiore al 200 per cento,
sta meglio di altri paesi, perché gode della sovranità monetaria e può stampare
moneta e svalutarla! Basta, dunque, con la banconota-debito, come ha ben illustrato l’autore dell’articolo!