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Non sono d’accordo con chi condanna le violenze

Di paolo (---.---.---.216) 20 ottobre 2011 10:09

Beh! Francesco , ho detto "quasi quasi" ,comunque tra ameba e impotente (vista la prefazione) non ci vedo molta differenza . Mi fa piacere che non lo pensi perché oltre a tuo padre nel mazzo(ad esempio) ci sono anch’io .
Ti faccio poi notare (e mi riferisco anche al video del Fatto quotidiano ) che una quarantina di anni fa(arrotondo ) le cose sono cominciate proprio cosi’ (e la polizia di oggi è acqua di rosa rispetto alla famigerata "celere " di ieri) per poi arrivare alle stelle a cinque punte .Bene ,da allora il mondo è cambiato , ma in peggio e questo perché è mancata la saldatura con il popolo . Le avanguardie ,caro Francesco, non cambiano la storia ,la storia la cambiano i popoli e i popoli per muoversi devono essere affamati ,disperati , sfiniti e noi non lo siamo perchè quelli che stanno veramente male sono ancora troppo pochi ,tutti gli altri hanno ancora da difendere qualcosa e hanno una paura fottuta di perderla. Ecco perché insisto con il dire che i cambiamenti si devono fare passo dopo passo ,quotidianamente e non con i "barricaderos" del cactus che abbiamo visto .

Un caro saluto (anche a tutti gli altri)e chiudo  


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