Ciao Francesco,
Non c´e´una sola riga di
quello che scrivi che io non
condivida...Primo fra tutti l´approccio "top down" con cui si
affrontano i problemi della marginalita´lavorativa , del precariato, della
mancanza di prospettive, dall álto verso il basso, e non in modo partecipativo
o "bottom up". Significa imporre le soluzioni anziche´elaborarle e
farle condividere dalla societa´. Cosi´a chi viene tolta ogni prospettiva di
futuro decente resta tanta rabbia, e´cosi´ovvio da essere banale! Aggiungiamo a
questo la demagogia e la discriminazione che infarciscono la politica
italiana...temo sempre di piu´che non sia che il preludio agli scenari
apocalittici de "L´uomo verticale" di Davide Longo: Leggetelo se
ancora non l´avete fatto, e´un pugno nello stomaco che merita di essere preso.
Non tutti reagiscono alla rabbia con la violenza...Alcuni
nel centro sinistra a quanto pare stanno reagendo con la delazione (denunciare
i black blocs o consegnarli alla polizia, che roba da infami fare la spia, che
roba indegna!) o la repressione (arresti preventivi! Come ai tempi del
fascismo!) ...ma che cavolo succede in Italia?
Io ho reagito alla rabbia nel modo piu´ costruttivo che ho
potuto, rinunciando a vivere nel mio Paese, quindi in parte e´stata una scelta
radicale, non avevo niente da perdere a parte la vicinanza ai miei fa e agli
amici (amatissimi!)! ti scrivo dalla
Danimarca, Paese in cui sono emigrata insieme al mio compagno e ai nostri
bambini, dato che per due laureati in Agraria poliglotti e non inclini al
compromesso come noi l´Italia riservava solo precarieta´ e delusioni
lavorative. Gia´ perche´ ormai e´il Bel Paese solo sulla carta dato che il
territorio va bene valorizzarlo non in modo sostenibile ma solo con la speculazione edilizia e per
riciclare i soldi di evasori e criminalita´organizzata...
Mi manca il mio Paese e non voglio considerarlo solo un
pittoresco luogo di vacanza, ma vedendo quello che succede li´ e la differenza
nel come vengono trattati i giovani, le donne e le famiglie con bambini qui in
Dk (siamo dentro tutte e 3 le categorie), preferisco che i miei bambini
crescano qui. Sarei stupida a tornare indietro!
La gabbia e´nella testa delle persone delle vecchie
generazioni al comando, marcescenti e responsabili di allevare i loro
gregari e successori nello stesso marciume culturale. Visto che non si decidono
a mollare l´osso, o crepano indisturbati in un paese di zombies o saranno
spazzati via dalla violenza.
Per come stanno le cose adesso non vedo altre vie di
uscita....