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Radicali, fiducia e voti. Io Segretario d’Aula alla Camera del PD vi spiego come è andata

Di paolo (---.---.---.24) 17 ottobre 2011 19:31

Di daddo ,tornando a bomba ,avevo detto che il Presidente può sciogliere le camere se " sussistono i requisiti " ,come da prassi . Non ottenere la fiducia sul documento più importante di tutti gli atti parlamentari ,ossia l’approvazione del rendiconto , mi sembra che come requisito basti e avanzi . E difatti ,in un caso precedente(Goria) ci sono state le immediate dimissioni spontanee del premier, prima che il Presidente sia intervenuto . Ma per Silvio le regole e la prassi non contano nulla e allora Napolitano doveva intervenire per riaffermare un principio di rispetto istituzionale.
E anche la prassi ha valore istituzionale .

Circa i radicali è fuor di dubbio che hanno pagato il prezzo di essere gli anti cristo in una opposizione che flerta con gli scudocrociati , ma è altrettanto vero che se le vanno a cercare con il lanternino .
Non era un problema di votare o meno la fiducia , con una procedura che già di suo era un oltraggio al Parlamento , ma si trattava di un gesto di valenza politica , ossia lasciare l’aula e non ascoltare le parole del premier . Questo era il segnale politico forte, che da parte mia suggerirei di fare in modo permanente a questa mediocrissima e inadeguata opposizione .I radicali hanno trovato il modo di distinguersi anche su una cosa di questo tipo e poi si lamentano che li hanno messi alla berlina .
Dopo tutti i danni che hanno fatto infestando il parlamento di onorevoli "sui generis" ,era come minimo un atto dovuto .
ciao


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