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Soru: l’anti-Silvio

Di Maurizio Carena (---.---.---.230) 12 gennaio 2009 13:23

  Non ho mai letto tante sciocchezze tutte insieme su Renato Soru. Raramente ho riscontrato, nei molti che infangano Renato Soru, un tale coacervo di qualunquismo, pressapochismo, leggerezza, ignoranza (nel senso etimologico del termine).

O sei un prezzolato, o non conosci per niente la Sardegna. 

 Renato Soru e’ il primo vero outsider che abbia espresso la Sardegna, terra di baronie semifeudali, dove il potere e’ quello delle famiglie di medici, massoni e del mattone.
  Soru e’ stato l’unico ad avere il coraggio di bloccare lo scempio della "citta’ lineare", per questo Zuncheddu, il padrone del cemento e dei media isolani, gliel’ha giurata, insieme ai suoi sodali, che hanno tutto l’interesse nel mantenere il privilegio.
 

 Scrivendo le sciocchezze di cui sopra si dimostra non solo di non avere un minimo di prospettiva storica, ma anche di mancare di quel poco di onesta’ intellettuale che imporrebbe di riconoscere la rottura soriana col vecchio sistema e coi vecchi equilibri di potere. Certo, Soru non e’ un rivoluzionario, ma e’ quanto di piu’ vicino a tale concetto si possa esprimere, evidentemente, in quest’isola, al momento.

 E, quali sarebbero poi gli esempi passati di "politica virtuosa" isolana? Forse quelli del consiglio regionale di Efisio Serrenti, in cui il bilancio letteralmente esplose? O magari quelli della mafia dei 16 consorzi industriali sardi (contro 67 nel totale italiano ! ) del faraone Sandro Usai, (dominus incontrastato per decenni) con 112 politici nel cda su 360 dipendenti; una macchina per distribuire stipendi e prebende e garantirsi il voto di scambio? E si potrebbe, purtroppo, continuare.

 Scrivere quello che hai scritto sotto elezioni peggiora ulteriormente il danno: in Sardegna l’informazione mainstream e’ scandalosamente monopolizzata dai poteri forti (Zuncheddu e Dell’Utri), il maggior quotidiano isolano non ha mai, ti ripeto MAI intervistato una sola volta il governatore in cinque anni di governo, gli ha sempre e solo tirato m..da in faccia con ogni pretesto; una vergogna giornalistica questa degna della pravda di Stalin. ...
 E tu vieni a parlare di Renato Soru nei termini del tuo "pezzo"?
Per scrivere di cose cosi’ importanti bisognerebbe avere in mente alcuni fondamentali, tra cui il "tempismo" e il "contesto", cose che proprio ti mancano.

 P.s. la logica deduttiva, lasciala ad Aristotele. E’ da Galileo e Descartes che l’abbiamo abbandonata.
 
   





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