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Freedom Flotilla: Israele non si scusa e la Turchia rilancia

Di Fabio (---.---.---.38) 16 settembre 2011 00:06
Fabio Della Pergola

il rapporto Palmer non parla solo di un’azione irragionevole da parte del governo israeliano. Afferma anche, e QUESTA è la notizia, che il blocco navale è ed era legittimo dal punto di vista del diritto della navigazione. Quest’anno tutte le nazioni coinvolte hanno fatto in modo che la flotilla non partisse nemmeno. L’anno scorso hanno lasciato che forzasse il blocco (che è un atto ostile). la Turchia era in prima linea in questo atto. Quindi ha attivato un’operazione (o la ha attivamente permessa) in violazione al diritto internazionale ed al legittimo diritto di Israele di bloccare un porto ostile per impedirne lo sbarco di armi (queste sono le motivazioni). Questa attività turca è un esplicito atto di arroganza che ha portato le conseguenze che conosciamo. Oltretutto il rapposto Palmer specifica che gli aiuti umanitari possono passare via terra, ma non possono arrivare via mare per la ridotta dimensione del porto di Gaza. Quindi la forzatura della flotilla era esclusivamente una provocazione politica che non avrebbe affatto potuto portare reali aiuti umanitari a Gaza.


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