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Anche per Matteo Renzi le regole sono opinioni

Di paolo (---.---.---.91) 6 settembre 2011 00:23

La descrizione di Renzi che ci dai , caro Mazzetta,calza a pennello .Il personaggio è veramente inquietante .

Purtroppo la tragedia del PD (ex PDS ed ex PCI) è quella di aver dovuto scaricare la componente di sinistra massimalista ( alla Turigliatto per capirci)per imbarcare una quota democristiana che sgravasse il partito "dall’infamia" di essere l’erede del vecchio PCI , il "famigerato " partito comunista italiano . L’illusione era quella di sfondare al centro ,verso l’elettorato moderato e occupare gli spazi orfani dei partiti stracciati da Tangentopoli . 

Una specie di rito purificatore che è servito anche per superare la barriera di diffidenza che lo separava da Santa Romana Chiesa che lo ha sempre visto come il fumo negli occhi .E senza la benevolenza di sua Santità in questo paese si fa poca strada .E cosi’ vai con la Bindi , Fioroni , Franceschini , Letta e via dicendo .

Il risultato è quello che adesso abbiamo un partito che non è né carne né pesce , che non ha una identità propria ,una linea politica certa e che apre la strada a personaggi come il Matteo Renzi di turno e che di fatto è l’incarnazione della vecchia DC (con sommo dispetto di Casini ),tanto che ormai gli hanno appioppato il nome di " Partito Democristiano".E la sinistra dov’è ?che fine ha fatto?
Bel risultato! Complimenti.
ciao



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