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Nel 2014, pressione fiscale al 44,5%. Anche grazie alla manovra

Di pv21 (---.---.---.234) 31 agosto 2011 20:09

Dita incrociate >

Il 9 giugno scorso Berlusconi dichiarava che “l’attività del governo ha del miracoloso” tanto da meritare “un monumento”. Per arrivare al pareggio di bilancio, aggiungeva, basterà “un intervento inferiore a 1 punto di Pil”.
Erano forse parole profetiche?

A luglio il Parlamento ha approvato “di corsa” una manovra da 70 miliardi. A ferragosto, incalzato da Trichet, Merkel e Sarkozy, il governo ha varato una manovra bis da 45 miliardi per pareggiare il bilancio nel 2013.
Ora, dopo l’atteso vertice di Arcore, Berlusconi si dichiara “molto soddisfatto” di una manovra che “è molto migliorata senza modificare i saldi”.

Passano 24 ore ed i conti non tornano più per circa 15 miliardi, cioè per 1 punto di Pil.
Metà della cifra dipende dal contributo di solidarietà cancellato e dai maggiori trasferimenti agli Enti locali.
Il resto dal ½ punto in meno che registrerà di fatto il Pil rispetto alle stime “ufficiali” di crescita per il prossimo biennio. Tant’è che Bankitalia e Bce insistono da tempo sull’adozione di interventi e misure efficaci per lo sviluppo economico.
Basterà una manovra ter?
Intanto la crisi, la ex ripresa passata a semi crescita e poi a ricaduta, grava sul paese come Se fosse Stagnazione


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