Non possiamo continuare a
parlare di “una serie di eventi
straordinari” in riferimento a terremoti superiori al settimo grado della
scala Richter. La scienza moderna deve essere in grado di mettere in conto
anche eventi che si verificano regolarmente ogni 100 o 200 anni, come appunto
il Grande Terremoto di Tohoku e il conseguente tsunami. Altrimenti si rischia
di continuare a ragionare con una logica tipica dell’eta` del bronzo.
Inoltre quando “un patrimonio di conoscenza e di tecnologia”
produce normalmente quantitativi industriali di scorie radioattive che
resteranno tali per migliaia di anni e, in caso di incidente (come quello
avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima) genera 23 milioni di macerie e
detriti radioattivi, centinaia di piccoli centri evacuati, 6 citta` fantasma,
migliaia di chilometri quadrati di territorio inabitabile per decine di anni,
radioattivita` nel riso che ha raggiunto anche un gran numero di risaie a oltre
200 Km. di distanza dal sito in questione, grave inquinamento in ampie (e non
meglio identificate) aree dell’Oceano Pacifico, migliaia di bambini con le
urine radioattive, pesce radioattivo, verdure radioattive, carne radioattiva e
l’elenco potrebbe continuare all’infinito ... penso che una tecnologia che
contiene in se` anche solo la potenzialita` di simili catastrofi (indescrivibili
a parole) debba necessariamente essere considerata “tecnologia inutilizzabile”.
In quanto alle centrali
di “terza o di quarta generazione” si
tratta di luoghi comuni e di stereotipi senza senso, che sono solo la premessa
di nuovi, futuri, spaventosi incidenti nucleari.
Io non pretendo di avere
il monopolio della verita` su un argomento cosi` complesso come e` quello
inerente al nucleare. E accolgo con favore e con piacere, ogni opinione,
soprattutto quelle diverse dalla mia. Ma, abito in Giappone da quasi 16 anni e
credo di poter valutare cosa sia accaduto l’11 marzo 2011, perche` sia accaduto e quali siano le
conseguenze.
A tutti gli amanti del
nucleare, consiglio un breve viaggio nella Prefettura di Fukushima. Non occore
visitate la centrale nucleare in frantumi. Basteranno solo una ventina di
minuti all’interno della cosidetta “area di evacuazione obbligatoria” per
capire la differenza fra i discorsi teorici sulla bellezza della tecnologia
nucleare e la tragica realta` di coloro che l’hanno sperimentata sulla propria
pelle e ne pagano le conseguenze, giornalmente. Grazie.
Cordiali saluti