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La manovra, la tassazione delle rendite finanziarie, il tramonto del berlusconismo

Di pv21 (---.---.---.188) 25 agosto 2011 19:33

PRO MEMORIA >

Nello spazio di un mese una duplice manovra da 110 miliardi e tale da “affondare le mani” nelle tasche degli italiani.
Il cuore di Berlusconi “gronda sangue” per una manovra bis dettata da “una crisi planetaria” che, si giustifica Tremonti, “non era prevedibile”.

Nessun “dubbio” per un tasso di crescità che è, da mesi, la metà della media europea.
Nessun “rammarico” per un Debito pubblico cresciuto in soli 3 anni di oltre 290 miliardi di euro superando quota 1900.
E’ dal 1994 che Berlusconi promette di abbassare le tasse.
Mai un “accenno” ai circa 650 miliardi di Debito accumulati nei 9 anni di suoi governi.
Ha battuto anche Craxi che in 4 anni (84-87) di governo fece salire il Debito di “appena” 240 miliardi.

Intanto la crisi, ex ripresa passata a semi crescita e poi a ricaduta, continua a gravare sul paese come Se fosse Stagnazione


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