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Tu chiamale se vuoi... evasioni

Di paolo (---.---.---.53) 29 agosto 2011 14:41

Caro amico ti scrivo .


Se c’è un articolo che andrebbe incorniciato è questo .Quello che dispiace è che sui media l’unica voce che si sente è quella dei sindacati che difendono il lavoro dipendente come scevro delle impurità fiscali che ammorbano il lavoro autonomo .
E’ una balla riciclata che , a forza di ripeterla , è diventata una verità . L’evasione fiscale si annida ovunque e anche nel lavoro dipendente, generalmente sotto forma di nero, ma anche con l’assenteismo, la falsa malattia e la vagabondaggine , molto diffusa soprattutto nel settore pubblico .
Percettori di stipendio che non lavorano sono una caratteristica tipica che ritrovi solo nel lavoro dipendente .E in questo caso trattasi di evasione dal lavoro con l’aggravante che i contributi li paga il datore di lavoro(es. l’ente pubblico) .Un autonomo se non lavora non guadagna e c’è una disparità di trattamento in quanto a tutele e forme pensionistiche che è vergognosamente a danno del lavoratore autonomo (impresa o professionista).

Esiste l’evasione fiscale ? Esiste ed è una piaga sociale di questo paese .
Il rimedio ? Accertamenti fiscali diretti a tappeto , soprattutto in rapporto al tenore di vita ,sequestro dei beni anche intestati a terzi e carcere .Sic et simpliciter.
C’è la voglia politica di farlo veramente ? No .
E allora si fanno manovre che tendono a colpire chi le tasse le paga e soltanto marginalmente ,più fumo che sostanza ,si tira qualche colpo (molto ben mirato) agli evasori .Tanto per poter farsi uno spot in televisione .

Ottimo articolo che descrive la sacrosanta verità ,complimenti - ciao




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