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La strage infinita delle morti bianche

Di daniele gabas (---.---.---.99) 23 luglio 2011 22:55

Sono convinto che le statistiche sarebbero molto meno allarmanti se,escludessimo dal conteggio tutti i casi di incidenti dovuti a negligenza,scarsa attenzione e noncuranza da parte dei lavoratori; in più mi sembra alquanto impreciso annoverare tra le "morti bianche" anche gli incidenti accorsi nel tragitto tra casa e lavoro.Se capita di svegliarsi tardi,per poi correre come pazzi per colmare il ritardo,il governo ti può fare una multa, se riesce a fermarti prima che tu ti sia schiantato,altrimenti non può prevenire il tuo infortunio.

Un lavoratore che malauguratamente travolge un collega con il muletto,quasi sicuramente risponderà che era preso dai ritmi eccessivi del lavoro,non confesserà quasi mai che stava semplicemente pensando ai fatti suoi.
Ogni anno per le vacanze estive muore un sacco di gente sulle strade,solo per andare a rilassarsi;sono tragiche fatalità che capitano anche sui luoghi di lavoro;forse il governo deve
essere in grado di scongiurare il 100% delle fatalità? Mi sembra un tantino troppo.
Personalmente lavoro in agricoltura, e posso dire che le protezioni contro gli infortuni oltre ai controlli sono più che efficaci,anzi alle volte sono così tante da renderti goffo e quindi più
soggetto ad un possibile incidente.
Ci sono quindi molti aspetti che si tralasciano per descrivere questa "strage bianca",forse 
volutamente per rendere la faccenda più eclatante,forse per scarsa obbiettività.
Se mi permette un appunto,da una articolo di questo genere leggo solo un messaggio: " protestare sempre e comunque utilizzando frasi ad effetto per fare più confusione".
Considerando che negli ultimi anni è stato fatto moltissimo,per la prevenzione infortuni,ritengo che la protesta "martellante" e poco obbiettiva non sia pratica molto utile allo scopo,con il tempo perde credibilità.
saluti Daniele 

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