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L’Italia vecchia e avara degli ultimi anni

Di paolo (---.---.---.4) 30 giugno 2011 10:53

E si Damiano che ho studiato , lavorato e vissuto assieme ai giovani tra i 20 e i 40 anni ,ho un figlio che di anni ne ha 30 ,e in questi anni ho visto la scuola affondare come il Titanic ,ho visto fior di idioti messi a dirigere le aziende che poi hanno puntualmente portato a catafascio . Qualcuno l’ho anche preso a calci nel sedere , malgrado avessi addosso le pressioni dei mamma santissima . Non ti scordare poi che i venti e i quarant’anni li ho avuti anch’io e ti assicuro che , a parte l’insegnamento che mi ha subito aperto le porte ma che mi retribuiva meno del bidello , quando facevo io i curriculum era ancora molto peggio di oggi e il Corriere della sera del Venerdi’ (dove c’erano gli annunci di ricerche del personale) erano un calvario di inutili speranze . In quegli anni non c’era l’informatica con tutto il comparto di elettronica che si è sviluppato e le grandi industrie alle quali mi rivolgevo ,sai cosa mi rispondevano ? " Ci dispiace ma i suoi requisiti sono di livello troppo alto per essere soddisfatti ...... , la nostra azienda attualmente .... " . Presa per il culo bella tonda che ho constatato quando mi sono trovato al di là della barricata e che mi ha indotto ad assumere chi mi pareva , scartando a priori proprio quelli con lettera di accompagnamento . L’unica offerta di lavoro che mi è pervenuta come risposta in quegli anni è quando mi sono presentato come licenza media inferiore , nessuna conoscenza della lingua inglese e esperienze come saldatore (sapevo una mazza di saldatura) .

Capito ? Naturalmente non ci sono andato , mi avrebbero preso a pedate, ma mi sono tolto la soddisfazione di verificare se la mia teoria era vera. 
Oggi lo chiamiamo precariato d’assalto e sarà la rovina di questo paese .

ciao , passo e chiudo

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