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Striscia di Gaza, lotta senza fine

Di raffaele della rosa (---.---.---.11) 1 gennaio 2009 10:45

Partirei da un dato storico, l’ideologia sionista si basa sullo slogan, poi sempre messo in pratica, UNA TERRA SENZA POPOLO PER UN POPOLO SENZA TERRA...
Gli esseri umani che abitavano la Palestina e che non appartenevano alla razza (??) popolo(??) ebraico erano un non-popolo, sotto sotto anche non-persone...come incipit non c’è male direi....

Israel non si limita ad esserci ma continua a cercare di popolarsi e sovrappopolarsi con gente (anche non ebrei) proveniente da ogni parte del mondo, che viene mandata a colonizzare le terre occupate dal non-popolo arabo....

Una seria trattativa pur non potendo assicurare a tutti gli arabi espulsi (ed ai loro eredi) il ritorno alle case e terre da dove furono cacciati dal popolo eletto (la giustizia è nemica della pace, in casi come questo) NON PUO’ PRESCINDERE DALLO STOP ALLE COLONIE E DALL’ESPULSIONE DI GENTE CHE IN PALESTINA-ISRAELE non è neppure nata e vive da pochi anni.

Gli attacchi di Hamas, a mio avviso condannabili in quanto non giovano alla causa palestinese (ma che cosa possa giovare ai palestinesi ancora nessuno lo dice) visto che il terreno politico-militare è quello di maggior forza per Israel, vanno compresi alla luce del mai praticato cessate il fuoco di Israel nei confronti delle organizzazioni militanti per la liberazione della Palestina.

Così come Israel ha fatto di tutto per delegittimare Al Fatah ora spinge Hamas allo scontro militare più duro possibile.
Edward Said pensava invece che la non-collaborazione e la resistenza di massa nonviolenta avrebbero aperto maggiori spiragli. Certo è che il mondo così detto civile, quello non terrorista, quello degli effetti collaterali in Afghanistan e del paradiso di Guantanamo, quello che appoggia Uribe in Colombia e Calderon in Mexico, non so che titoli abbia per condannare Hamas....


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