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L’anomalo CV Scientifico in Chimica Ambientale di Franco Battaglia, il difensore del nucleare

Di paolo (---.---.---.143) 5 giugno 2011 15:18

Angelo , gli italiani il nucleare non lo vogliono e lo bocceranno tra pochi giorni . Punto.

Quindi la questione non è se ci sarà in Italia il nucleare , ma come avviene una corretta informazione dei cittadini su un questione di fondamentale importanza come l’energia .
Ad una domanda tecnica puntuale del prof. Battaglia , si risponde con una risposta puntuale ,non con un auspicio letteralmente campato per aria che non ha nessuna valenza tecnica o scientifica .Lo dicesse l’uomo della strada amen , ma da un parlamentare europeo non è accettabile ,è prendere per i fondelli la gente .E’ cosi’ ha pure fatto il prof. Marino nella puntata demenziale di Annozero , e la cosa è ancora più grave perchè il suo back ground culturale avrebbe dovuto indurlo ad informarsi meglio .
Il sole ci fornisce una immensa quantità di energia , ma questa energia va raccolta e raccoglierla non è facile ,ha costi ancora elevatissimi (fuori di ogni mercato industriale) e puoi farlo entro certi limiti e condizioni favorevoli . E’ e sarà sicuramente ancora di più una fonte insostituibile per il presente e per il futuro , ma con gli accumulatori a sale , anche usando il solare termodinamico , non ci puoi alimentare impianti industriali che impegnano potenze elevate anche nelle ore notturne o i servizi di una grande città .Stiamo parlando di elettrotecnica e alimentare la Finsider o le acciaierie di Terni non è come dare corrente ad un paesello della Sardegna ( prof. Marino !!!! , puttanaccia eva !!!).
Il problema sta tutto qui. Le strade da perseguire sono tante , a cominciare dall’efficienza e dal risparmio energetico , ma illudere la gente con i miraggi del sole che ride è letteralmente da irresponsabili , da politicante superficialotto e disinformato. 
Se io fossi stato al posto del prof. Marino o della rappresentante europea dei verdi , avrei risposto pressapoco cosi’ : " Non vogliamo il nucleare , puntiamo decisi sulle fonti rinnovabili per sviluppare la ricerca , nuova tecnologia e per acquisire quote di mercato mondiale , lei ha ragione non possiamo soddisfare il picco di potenza notturno con le rinnovabili per cui manterremo l’importazione di elettronucleare ,al limite aumentandone la quota oppure installeremo nuove centrali a gas ( magari tunisino), ottimizzando gli impianti per la riduzione dei gas serra , e punteremo sulla razionalizzazione dei consumi e sulle efficienze energetiche , in attesa di tecnologie che tra qualche decennio potrebbero cambiare tutto , compreso il nucleare a fusione " . 
Questa ,molto all’ingrosso ,poteva essere una risposta responsabile con un senso e non vendere fumo proprio come fa il nostro premier . Ma per rispondere cosi’ bisognerebbe avere un piano energetico nazionale e invece , ribadisco per l’ennesima volta , siamo gli unici al mondo a non averlo .Il che è tutto dire.
ciao

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