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Napolitano doppiamente fuori dal suo ruolo

Di Ugo Di Girolamo (---.---.---.104) 15 aprile 2011 18:35

Egregio, se il suo partito avesse a cuore - realmente - di accorciare i tempi dei processi allora dovrebbe portare in parlamento non la riduzione dei tempi di prescrizione o, come pure vuol fare, un termine oltre il quale "chi ha avuto avuto e chi a rate a rate e scurdammece o passato ...", ma dovrebbe proporre un insieme di misure atte a velocizzare le procedure, a riorganizzare la rete dei tribunali, ad assumere altri giudici e soprattutto personale ausiliario. E’ sulle procedure e sull’apparato che dovrebbe esercitarsi l’azione riformatrice per snellire i processi e porre fine ad una vergogna tutta italiana di processi interminabili. Ma il suo capo non ha a cuore la velocizzazione dei processi è notorio, è piuttosto interessato ad allungarli (si veda la proposta al senato di allungare a dismisura i testi che la difesa può chiamare, al solo scopo di allungare i tempi e arrivare alla prescrizione).
 Lei è persona colta, lo dimostra con le osservazioni acute nell’articolo, ma la racconti a qualcun altro che lei e il suo capo siete interessati ad accorciare i tempi dei processi.
 Sullo scontro tra politici (non Berlusconi, ma tutto il ceto politico) e magistratura le consiglio di guardarsi un po meglio la storia unitaria dell’Italia. si accorgerà che per tutto il primo secolo la magistratura è stata sottoposta al potere politico, dopo il 1958 si è finalmente avuta la piena indipendenza dei magistrati dai politici, questa indipendenza è sfociata in tangentopoli. Da allora il ceto politico italiano non potendo affrontare direttamente i magistrati per ridurli nuovamente all’obbedienza si è ingegnato in tre direzioni: 1) rendere quanto più inefficiente possibile la macchina della giustizia, 2) depenalizzare, 3) costituire società di diritto privato (svincolate dalle regole della contabilità di Stato) cui affidare la gestione di funzioni pubbliche (ne esistono 1500 promosse dai ministeri e 14.000 da regioni, province e comuni). Ecco inserisca in questo schema le vicende del suo capo, tutto le sarà più chiaro.


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