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La lingua italiana in aiuto al’idioma della Còrsica

Di (---.---.---.20) 27 giugno 2014 23:29

Ci sono state delle dominanze italiane e non solo grazie a Dio in Italia che io sappia a Napoli con i Borboni parlata napoletana molto francese e in Sardegna parlate il Catalano e giù in Tabarchia il Tarbachino Africano Senegalese misto al Genovese una lingua a parte e mangiate il cuss cuss di Tabarchia...no signori miei non è Africa o America è Sardegna sud quindi Italia e non per questo i Senegalesi possono rivendicare Carlo Forte come loro o altro. Ma state scherzando? 

In Sardegna perché in Barbagia i romani non sono arrivati? Perché non si parla l’italiano?
La cosa è molto semplice e prende radici con e assieme agli irredentisti italiani cioè quei Corsi nazionalisti che preferivano stare con l’italia che con la Francia "assassina" e che si trovavano lungo le coste specie al nord si conoscono questi personaggi esistono ancora e anche i figli son come loro ma non tutta la Corsica per esempio dalla costa passate verso il centro nel Taravo e parlate il bastiaccio difficile capirsi oppure a Bonifaccio ancora diverso ad esempio il castagnetto a Bastia diranno u castagnettu e nel Taravo a Palneca u puddonu penso che nel Taravo "la vostra Barbagia" con Orgosolo o Fonni quindi Palneca o Tasso gli italiani con la loro dominanza toscana abbiano fatto pochi punti perciò bisogna dire sempre secondo un mio umile parere che la Corsica sarà sempre salva anche se Bastia la francese parlante Toscano perde la lingua resterà il Corso parlato nel Taravo perché in efetti come fisicamente la Corsica è divisa al nord dal fiume Tavignano e dall’afluente Liamone e al sud dal fiume Taravo per me e tanti come me la pensano saremo sempre uniti dalle diversità e quindi...
Evviva u fronti e la lingua non si perderà.

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