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Guerra in Libia: l’Italia smascherata e umiliata

Di Luigi Nicotra (---.---.---.21) 29 marzo 2011 12:53

Non c’è dubbio che il mancato coinvolgimento dell’Italia a quella videoconferenza, rappresenti per il ns. Paese, almeno in apparenza, uno schiaffo morale, posto che siamo in prima linea sia come supporto logistico, che come partecipazione dei nostri aerei oltre che per essere sottoposti ad una sorta d’invasione da parte dei nord.africani in fuga dai loro paesi.
Dicevo, almeno in apparenza. Mi si permetta, quindi, di esprimere un dubbio, vale a dire che l’Italia si sia o apertamente o subdolamente chiamata fuori da quell’incontro proprio nell’intento di non dovere prendere decisioni di comune accordo con GB, USA, Francia e Germania. Si tratterebbe, in tal caso, di tatticismo diplomatico di basso profilo, al solo fine di cercare fino in fondo di tenere il piede in due scarpe. Comunque vada, nonostante la nostra attiva partecipazione a questa missione, come detto nell’articolo, il continuo pencolare da una posizione all’altra del nostro Premier in particolare, ha minato ancora una volta la credibilità della nostra poltica estera, rendendoci inaffidabili ai fini delle grandi decisioni. Possibile che per trovare un politico capace di tessere trame utili alle sorti del Paese e di accreditarsi adeguatamente agli occhi delle grandi potenze, dobbiamo tornare indietro nel tempo e non di poco, vale a dire al Conte Camillo Benso di Cavour?
LN


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