Ci hai preso Luigi . 22% quota domestica ,industria 50% ,terziario produttivo 27% ,1% altro .
Il problema è che i sognatori pensano che mettendo pannelli solari sui tetti delle abitazioni ,non solo
producono energia per la casa ma la reimmettono in rete per alimentare con il surplus produttivo le
utenze industriali .
Saltano a piedi pari che , anche nell’ipotesi ciò fosse fattibile , il fotovoltaico ha un fattore di carico bassissimo proprio perchè quando non c’è sole non funziona e le industrie assorbono energia
maggiormente di notte ,perchè costa meno ,perchè non crea picchi di richiesta e perchè la Francia ,la Svizzera e la Slovenia c’è la vendono (di origine nucleare).
Mi ricordo uno dei primi commenti ,perchè adesso ci stiamo tutti ripetendo come una trottola impazzita , di una camicia verde che pensava di mettere pannelli sulle 20.000.000 di unità abitative in Italia , sufficienti ,diceva il tapino ,per dare energia elettrica a tutta l’Europa .
A questo siamo.Poi c’è quello che vuole imbrigliare la corrente dello stretto di Messina , quelli che vogliono mettere pale eoliche anche sul cupolone ,le maree ,il solare termodinamico nel Sahara (tse !),quelli che sognano aquiloni fotovoltaici ad alta quota nell’atmosfera ,con l’inevitabile slalom degli aerei , i sostenitori della fusione fredda che ancora non esiste e chi vuole trapanare i vulcani .
Sai come finirà ? Che ci terremo attaccati alla canna del gas e al barile di petrolio .
Quando poi ci sarà il primo black out , tutti a protestare contro tutti , la colpa è tua ,no è mia ,la colpa è di nessuno .
ciao