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Kebab? Ecco la composizione della carne

Di (---.---.---.184) 11 maggio 2012 01:23
Bon. Io sto leggendo il pdf (in fondo è difatti una ricerca fatta da un ente governativo). 
Il mio problema con l’articolo giornalistico è che NON viene usata correttezza giornalistica.

Citazione dal articolo giornalistico:

" più del 50% dei Doner Kebab contiene carne diversa da pollo o vitello, la maggioranza dei kebab sono un miscuglio di carni diverse, tra cui quella di pecora e di maiale"

Dati della Tabella 1 (pagine 9/10) sulla composizione dei Kebab (su un campione di 496 kebabbari):

Carne di pecora: 33,6 %

Carni miste (esclusa la carne di maiale): 23. 4%

Solo vitello (beef): 1,8 %

Solo pollo: 5,1%

Carni miste (con tracce di maiale): 1.2 %.

Da sottolineare come sotto la stessa tabella ci sia una didascalia che avverte come i risultati non siano quantitativi (ovvero NON indichino in alcun modo la composizione percentuale dei kebab analizzati) e che un riscontro positivo può essere legato ad una CONTAMINAZIONE.

Ergo l’affermazione citata è (dati alla mano e usando un minimo di rigore analitico) semplicemente falsa. Più di un terzo dei kebab analizzati sono fatti di solo pecora, e solo intorno ad 5 kebabbari hanno avuto un riscontro positivo al maiale (rimanendo però l’inciso di cui sopra sul fatto che può esseri una cross contaminazione).

E giusto per sua informazione. Il kebab originariamente è fatto di carne di pecora (fatto che torna con il fatto che la maggior parte dei kebab analizzati porta come ingrediente la carne di pecora).

Continuiamo con l’analisi del contenuto calorico. Eccessivo sembra. Tenuto conto che uno dei componenti principale è la carne ovina le cose tornano (le linko due siti con contenuti calorici medi per 100 gr di carne di agnello o di coscia ovina):

http://www.iobenessereblog.it/calorie-cibi-tabella-completa-delle-calorie-della-carne/268 


http://www.dossier.net/utilities/calorie_calcolo/calorie.htm 

quindi il tono allarmistico dell’articolo del giornale cade in quanto si rientra nei valori tipici di una carne particolarmente ricca di calorie come quella ovina. 

La tabella 5 invece demolisce il discorso allarmistico riguardo i grassi saturi: il contenuto medio di un kebab rientra nei range di un cibo (contenuto medio 29 gr ca, intervallo accettato 1.1 - 60 gr). Di fatto danno in un solo pasto quasi la completa dose giornaliera di acidi grassi. 

Ma qui subentra l’educazione alimentare: se si mangiano solo kebab si ingrassa e si fa incetta di grassi saturi. Ma lo stesso lo si otterrebbe mangiando solo agnello al forno tutti i giorni (con dosi minime di 120 grammi e dosi massime di 500 gr).

Rimane il discorso sale. Sul quale siamo sempre al solito punto un kebab porta quasi al raggiungimento della dose giornaliera consigliata.

Quindi vero. Il kebab è un cibo ipercalorico (cosa che rientra nella norma dei preparati con carne ovina [in media 100 gr di carne ovina hanno sulle 290 kcal]). 

Ma di per se’ non è il male incarnato (così come di fatto non lo è McDonalds). Chiunque abbia un minimo di educazione alimentare sa che mangiare carne in eccesso è poco salutare (illo tempore la gotta era la malattia dei ricchi, ovvero di coloro che potevano mangiare carne a piacimento) e che mangiare kebab tutti i giorni o a pranzo e cena è deleterio (come per McDonalds. Ma ironicamente anche la dieta italiana se abusata e fatta senza ritegno porta all’obesità. Sfido chiunque a mangiare tutti i giorni a pranzo e cena primi costituiti da cannelloni, lasagne, carbonare, amatriciane, e secondi a base di carni varie e pane, senza ingrassare).

L’articolo è decisamente carente in quanto crea un allarmismo generalizzato insinuando dubbi (in particolare quello sulla composizione) che non hanno fondamento nell’articolo che ne è la fonte.

Quella è una grave mancanza. Affermare con allarme che il kebab è composto da carne ovina e che ci sono carni miste (compreso il maiale) di fronte ad una tabella che afferma cose ben diverse è grave. Lo stesso dicasi per l’analisi decisamente parziale del contenuto calorico (ehi è carne di agnello. da quando in qua l’agnello è magro?) e del contenuto in acidi grassi e sale.

La ricerca dell’ente inglese segnala come sia necessaria una forma di educazione alimentare (cosa che agli inglesi manca) per evitare che vi sia abuso di un cibo che in una botta sola fornisce la quasi completezza della dose giornaliera di grassi e sale.


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