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Kebab? Ecco la composizione della carne

Di gaetano (---.---.---.123) 4 aprile 2011 10:36

Premetto che l’unico fast-food che mangio in Italia è la nostra pizza, sopratutto preparata da pizzaioli napoletani o di scuola napoletana. Quando mi capita di essere in paesi di lingua tedesca mangio con grande piacere i wurstel. Ho mangiato una sola volta il kebab, a Roma nei pressi di Piazzale Aldo Moro. Ricordo però che la prima volta che vidi il kebab fu più di 30 anni fa a Piccadilly Circus e devo dire che provai un senso di naturale repulsione. Allora, non si era ancora inserita nel codice genetico della sinistra l’equazione: arabo=antiamericano=buono e il fatto di provare nausea per il kebab non era in contraddizione con le mie convinzioni politiche. Tuttavia, anche ora che il kebab è diventato un cibo ’’politicamente sensibile’’, la nausea che mi coglie al semplice odore delle kebaberie è rimasta.

Trovo i commenti particolarmente interessanti e dimostrativi del fatto che siamo pronti a rinnegare le nostre tradizioni alimentari, non solo la pizza , ma gli insaccati, salsiccia e prosciutti compresi, per motivi squisitamente politici. Non si spiega altrimenti il livore con cui è stato attaccato l’articolo di Agora Vox. Se qualcuno mi dice che i Bratwurst, di cui vado matto sono una bomba dietetica e un concentrato di tossine batteriche non mi offendo di certo, nè reagisco dando al mio interlocutore del FASCISTA!
Come ho detto, forse i commenti all’articolo sono anche più interessanti dello stesso articolo, dato che forniscono una prova vivente del grado di dogmatismo delle nostre posizioni politiche e ideologiche.

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