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Libia: una guerra per accontentare Sarkozy

Di (---.---.---.43) 19 marzo 2011 13:02

L’Italia si è dimostrata "cauta" per gli stessi identici motivi per cui la Francia si mostra "intraprendente". L’Italia è il colonizzatore (politico ed economico poi) del passato, un interlocutore fortemente legato al dittatore ora impresentabile al mondo. La Francia, interessata al tornaconto delle grandi imprese come giustamente è detto nell’articolo, semplicemente vuole secondo me imporsi come nuova-vecchia potenza economica, invece di stare a guardare come fa l’Italia berlusconiana, immobile ed incapace di una minima decisione, buona o cattiva che sia, in politica estera. Questa vicenda ha dimostrato che l’Italia non può far altro che accodarsi alle decisioni delle vere potenze europee, la nostra presenza nel G7 è esclusivamente cerimoniale ormai. La Francia così agendo, e come dimostrano i commenti degli attivisti libici, si presenta come difensore delle istanze di libertà, e non come colinizzatrice senza scrupoli.
Ma l’Italia non ha visto niente oltre la punta del naso di Berlusconi. Gli italiani vivono nella surrealtà ormai quotidiana: una guerra sotto casa, nessuno se ne importa. L’incoerenza dei nostri politici li rivela come totali incapaci oltre che puri affaristi. Non vedono nulla, e i furbi transalpini lo sanno bene, e ne approfittano. Anche la criminale ENI non riesce ad essere migliore, almeno nel senso che molti danno alla parola migliore.
La lungimirante Italia perderà miliardi di euro in trattati totalmente inutili per le popolazioni, e ora si dimostra schiava di chiunque sia più carismatico dei nostri governanti, cioè tutti.
Niente di cui essere orgogliosi, niente


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