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Aumentano gli stipendi. "Tranquilli": solo quelli dei Parlamentari...

Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 13 marzo 2011 16:18
Claudio Cilli

Purtroppo quando non si hanno argomenti validi (o non se ne hanno affatto), l’unico modo per sfogare la propria frustrazione è quella di insultare e contestare elementi non significativi. Ce lo insegnano la moderna televisione-commerciale-spazzatura imposta ai cittadini (da chi? Lo ricordiamo?) e la classe politica attuale. Che i parlamentari non muoiano di fame mi sembra un fatto, che la loro ricchezza non sia di famiglia o frutto della loro capacità imprenditoriale anche. Probabilmente non si saranno dato l’aumento in questi giorni o non nella forma descritta dall’autrice dell’articolo. Ma serve poi litigare su questo? Mille o millecinquecento Euro in più o in meno, nell’oceano del denaro che costoro guadagnano (e anche questo è un fatto incontestabile che abbiamo sotto gli occhi in continuazione) non sono neppure una goccia. Ma sapete dove abitano? Che stile di vita da nababbi fanno? Vogliamo ricordare le gite, con famiglie numerosissime e amici al seguito, tutte a spese dei contribuenti per "rappresentanza" (es. Expo 2010 di Shangai). Magari ci sono anche i politici onesti, che credono nella loro missione (perché di missione si tratta, e quindi non dovrebbe essere retribuita): io non ne conosco, ma forse il lettore tanto risentito sì, e a quelli si riferiva. Penso invece che l’autrice volesse farci riflettere su questa situazione vergognosa, e cercare di svegliare le nostre coscienze anestetizzate. Glielo auguro, ma sono ormai diciassette anni che dormiamo... un’anestesia prolungata oltre ogni limite si trasforma in coma irreversibile. Auguro all’autrice di scrivere ancora, forse è la via per uscire dal torpore e cercare di non assimilarci ancora di più al gregge dei perdenti di Nietzsche.


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