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FIAT: quando la finanza tira più dell’industria

Di johnrenta (---.---.---.213) 16 febbraio 2011 12:26

FABBRICHE ITALIA

Si potrebbe definire una strage umanitaria coloro che cominceranno a compiere i progetti Fabbriche Italia, e sarà fatta dai nuovi e vecchi manager, che guideranno le multinazionali in questo mercato globale.

L’obbiettivo dei nuovi e vecchi manager e quello di avere dei grossi compensi e dare utili agli azionisti o alle famiglie proprietarie.

Per loro, l’unico modo per ottenere questi grossi compensi e utili agli azionisti, sarà quello di togliere i diritti ai lavoratori, togliendo questi, avrebbero la “governance” delle varie Fabbriche Italia.

Presto in un futuro prossimo non lontano gli operai di una fabbrica Italia saranno i nuovi “schiavi” del mercato globale, mentre i manager e famiglie proprietarie avranno solo il problema di dove mettere i guadagni, se in Svizzera, se a Montecarlo, se in qualche paradiso fiscale.

Chissà nei loro salotti di cosa si parla, forse di essere riusciti a creare altri “schiavi” 

1 prima di entrare nelle catene di montaggio gli operai in generale, ogni 2 giorni devono dare il proprio sangue, che la multinazionale provvederà a vendere nel mercato, il ricavato sarà suddiviso tra i vari manager. (il prelievo dovrà essere a digiuno )

2  la multinazionale con spese condivise con i lavoratori, procederà alla costruzione di baracche in legno (senza riscaldamenti o condizionatori, troppo costoso), però attrezzate con letti a castello, lavandini, gabinetti, e docce comuni con acqua naturale.(acqua calda costa troppo) le lenzuola, dovranno essere lavate nella propria casa nel giorno libero

3 gli operai dovranno lavorare notte e giorno, senza andare a casa propria, giorno libero, 1 ogni settimana,

4 sarà studiato un piano dei turni degli operai per avere il massimo di produzione per il bene dei lavoratori, i quali saranno ricordati nel mondo come la migliore forza lavorativa mondiale

5 vicino alla catena di montaggio ci saranno dei distributori automatici di bevande e merendine, nelle capanne ci saranno anche quelle distributrici di cibi precotti, naturalmente tutto a spese dell’operaio.

6 la parte di condivisione al costo di costruzione delle capanne e acquisto dei letti, lenzuola e coperte, sarà trattenuta ai lavoratori ogni mese direttamente dai loro emolumenti.

7 Sarà proibito l’ingresso nell’aerea delle capanne alle mogli,compagne o familiari, è abbastanza 1 giorno libero alla settimana.

8 la colazione al mattino gli operai possono prendere caffè,the, cappuccini e merendine dai distributori presenti nelle capanne del campo, importante che siano presenti alla catena di montaggio alla ora e minuto previsto, non sono previste deroghe.

9 durante le otto ore di lavoro continuato, possono avere il beneficio di 2 stop, per bisogni corporali o per bere un caffè, tempo massimo di ogni pausa 5 minuti, se la pausa dovesse durare 7 minuti, la differenza verrà trattenuta dallo stipendio 

10 niente pranzi, mangeranno solo al fine turno delle 8 ore e presso le baracche.

11 coloro che si daranno per “malati”, i primi 3 giorni di malattia non saranno pagati, oltre i 3 giorni dovranno presentare lettera di dimissioni, l’azienda non può mantenere gli “ammalati”

12 la multinazionale concorderà con il Governo la “cancellazione” dalla Costituzione, il diritto di fare sciopero.

13 qualora dovessero notarsi fermenti di “ribellione” al nuovo modo di lavorare, la multinazionale chiuderà gli impianti e de-localizzerà in altro paese.

14 le ferie in generale, saranno stabilite dall’azienda, non sono ammesse deroghe, saranno pagate, ma solo 10 giorni all’anno

15 i compensi dei vari managers saranno de-tassati dal Governo, per aver assicurato il lavoro a migliaia di schiavi, e con tutto ciò di avere aumentato il PIL italiano, quindi la ricchezza del paese.

 


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